COMUNICATO STAMPA del
27 settembre 2011
Si è tenuta la riunione del Forum delle Associazioni per
l’immigrazione di Palermo, sabato 24 settembre 2011, alla Sala Rossa
dell’Assemblea Regionale Siciliana.
All’incontro hanno preso parte rappresentanze
associative e istituzionali della provincia di Palermo, della Regione Siciliana
e del Parlamento Nazionale.
Ha aperto i lavori il Presidente dell’Istituto Italiano Fernando
Santi e animatore del Forum, Luciano Luciani, il quale ha evidenziato in
primo luogo come la Regione Sicilia non sia riuscita ad approvare una legge
regionale sull’immigrazione; con i diversi Governi, infatti, si sono susseguiti
vari tentativi con disegni di legge diversi approntati dal Governo o da
parlamentari. La Sicilia, assieme alla Lombardia e al Molise, non ha
infatti una legge sull’immigrazione e considerate le emergenze di oggi, questo è
un fatto molto grave. La legge nazionale 943 del 1986 costituisce un valido
precedente che ha posto le basi per legiferare a livello
regionale. Luciani ha fatto notare come a Palermo, al contrario di
realtà come Mazara del Vallo, Marsala, Strasatti, Vittoria, Comiso, esistono
decine di comunità che in gran parte non conoscono la legislazione che
consentirebbe loro di inserirsi meglio nella società civile e
nell’associazionismo. I quadri dirigenti immigrati secondo Luciani debbono
diventare operatori di cooperazione dell’Italia con i loro paesi di origine così
come gli italiani nel mondo hanno fatto in passato e tuttora operano in tal
senso. Secondo Luciani gli organi di rappresentanza (Consulte,
Osservatori) nella loro composizione debbono vedere fortemente presenti gli
immigrati, le comunità immigrate, le istituzioni e le organizzazioni che si
occupano concretamente dell’immigrazione. Ha inoltre ringraziato della presenza il dr. Antonio
Grasso, Capo di Gabinetto dell’Assessore alla Famiglia, al Lavoro e alle
Politiche Sociali, Prof. Andrea Piraino, il quale in precedenza ha più volte
incontrato il Forum assumendo l’impegno di costituire subito un osservatorio
regionale per l’immigrazione e di adoperarsi per la presentazione di un disegno
di legge regionale in materia. Luciani ha infine evidenziato che più il cittadino
straniero si sente parte di integrante della nostra nazione, maggiormente
avviene l’inclusione sociale e la pacifica convivenza. Gli italiani nel mondo hanno fatto un diverso percorso
all’estero. L’Associazionismo degli italiani nel mondo ha sempre riguardato
quale punto di riferimento le Istituzioni italiane e l’Associazionismo e il
mondo del Sindacato del loro Paese e se oggi abbiamo immigrati italiani
residenti nei diversi Paesi rappresentati nelle Consulte comunali dei Comuni
italiani di provenienza, nelle Consulte regionali, nei Comitati degli Italiani
all’estero, nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e nel Parlamento
italiano, lo dobbiamo a questa diversa strategia ed
organizzazione. Anche per questo più volte è stata indicata
l’opportunità che le Associazioni degli immigrati in Italia ispirino la loro
azione al modello delle Associazioni degli italiani all’estero, che si è reso
anche utile per rafforzare rapporti di cooperazione economica e sociale tra i
Paesi di accoglienza e l’Italia.
È intervenuta poi la portavoce nazionale del Movimento “Primo
Marzo”, Cècile Kyenge Kashetu, la quale ha evidenziato che nella società di
oggi occorre ragionare da migrante e cambiare modo di fare; l’immigrazione è un
fenomeno naturale a cui occorre dare risposte concrete. La portavoce ha illustrato le due proposte di legge sul diritto di voto e sulla
cittadinanza ed inoltre ha citato il diritto di elettorato dei cittadini
europei, il documento di Strasburgo del 5 febbraio 1992 e la campagna nazionale
“L’Italia sono anch’io”. Occorre cambiare modalità con cui viene riconosciuta la
cittadinanza: da ius sanguinis occorre privilegiare lo ius soli; bisogna
abbreviare i tempi per la richiesta di cittadinanza (da 10 anni a 5),
l’integrazione dei ragazzi che arrivano in Italia in età inferiore a 10 anni e
che compiano tutto il loro ciclo scolastico in Italia.
Ha preso la parola poi Rosario Filoramo, Consigliere Comunale di Palermo e
rappresentante della UISP provinciale, il quale ha evidenziato l’importanza
di raccogliere le firme per la campagna nazionale “L’Italia sono anch’io” da
parte del Forum delle Associazioni per l’immigrazione di Palermo; Filoramo ha
dato la disponibilità come autenticatore per la campagna nazionale. È importante riaprire dibattiti e questioni sul tema
dell’immigrazione e consegnare il documento degli atti dei lavori al Governo
regionale.
Sono intervenuti inoltre al dibattito dando un
importante contributo (sarà diffusa la relazione completa dei lavori) Clelia Bartoli, docente di Diritti umani
presso il Dipartimento Politica Diritto e Società dell’Università degli Studi di
Palermo, Claudio Lombardo dell’ARCI Sicilia, delegato dalla Presidente Anna
Bucca, Giovanni Gambino dell’Istituto europeo di studi psicologici e
dell’Osservatorio nazionale italiano di psicologia, Zaher Darwish, Segretario
della CGIL immigrazione di Palermo, Olga Marotti, del Dipartimento Pari
Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri, Pippo Cipriani, animatore del
Forum in rappresentanza dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi,
Mohamed Riad, originario del Togo, Sirus Nikkhoo, mediatore culturale ed
architetto di origine iraniana ed ex Presidente della Consulta degli immigrati
del Comune di Palermo e la mediatrice culturale Delfina
Nunes.
Luciano
Luciani poi si è soffermato sul senso e
sugli obiettivi del Forum delle Associazioni per l’immigrazione di Palermo:
“esso rappresenta uno spaccato della società con varie entità quali docenti,
mediatori, istituzioni e associazioni”. “A Palermo ci sono troppe divisioni e articolazioni,
occorre mettere insieme tutte le esperienze e le conoscenze e fare una battaglia
unitaria predeterminando le priorità e le strategie una volta per tutte.
È intervenuto poi l’On.le Tonino Russo della Commissione
Cultura, Scienza ed Istruzione alla Camera dei Deputati, il quale ha
evidenziato la grande passione che caratterizza tutti gli aderenti al Forum
delle Associazioni. “Credo che questa battaglia sia fondamentale; senza diritti
politici sono più deboli tutti gli altri diritti. In questi anni c’è stata una
involuzione, non una involuzione determinata dal nuovo contesto che si è aperto;
ho apprezzato tantissimo le analisi fatte dalla prof.ssa Bartoli che vanno oltre
le politiche immigratorie, che sono in gran parte di tipo assistenziali. Occorre
una maggiore responsabilità a livello politico e dei partiti per una maggiore
partecipazione dei migranti. L’unico parlamentare di colore è del Partito
Democratico, già Assessore al Comune di Roma, Jean-Léonard
Touadi, ed è per tutti noi un riferimento. L’immigrazione è un processo lungo, occorre una grande
responsabilità politica, solo attraverso una grande alleanza e condivisione tra
migranti e italiani si possono fare grandi cose; diventa così una eccezionale
risorsa. O si crea un progetto di lavoro serio al di là della
critica e delle opposizione o si affossa e non saranno risolte le questioni.
Occorre superare le critiche interne. Si deve fare uno sforzo in questa
direzione; i fatti giungono al termine di un processo. È un processo lungo, non
semplice, legato alla capacità di astrazione che si fa sui problemi. Non cadiamo
nella demagogia di chi dice che gli altri fanno chiacchiere o parole. Le parole
sono importanti; attraverso le parole che si usano si esprimono anche i fatti.
Molte cose che sono state dette non sono chiacchiere, altrimenti non abbiamo
dove andare. Sandra Zampa ha ripreso con una interpellanza parlamentare la
questione dei minori immigrati. Nel pieno del dibattito alla Camera abbiamo
sollevato con forza l’incongruenza di estendere l’elettorato passivo per
diventare deputato al Parlamento italiano a un diciottenne non all’altezza e
allo stesso tempo di non concedere il voto alle amministrative a chi risiede nel
territorio, vive e dà un contributo con il proprio apporto al territorio. Si era intuito che la Sicilia aveva l’opportunità di
distinguersi da altre aree del Paese del territorio europeo ma purtroppo non ha
saputo fronteggiare al meglio l’emergenza umanitaria. Speriamo si possa
riprendere il filo per creare la possibilità di essere un nuovo modello
culturale”.
È intervenuto a seguire il dr. Antonio Grasso, Capo di Gabinetto
dell’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro,
ringraziando i promotori ed evidenziando che le risorse sono di meno anche
dal punto di vista dei trasferimenti dello Stato. “Per quanto riguarda il disegno di legge è in fase
avanzata anche grazie al Forum delle Associazioni per l’immigrazione di Palermo.
Bisogna essere costruttivi e operativi dal punto di vista tecnico per promuovere
i disegni di legge non da un punto di vista pregiudiziale. Il piano strategico si attuerà in piani annuali di
attuazione e sarà prevista una Consulta con gli attori più utili. Si terranno
presto riunioni di gruppi di lavoro che si incontreranno per discutere il
disegno di legge”.
Luciano
Luciani ha poi ripreso la parola
dicendo che il Forum si aspetta di essere utilizzato tecnicamente per
l’elaborazione del disegno di legge e chiedendo l’istituzione, con un decreto
assessoriale, dell’Osservatorio regionale per l’immigrazione.
Ha concluso i lavori del Forum l’On.le Tonino Russo dicendo: “mi
impegno subito con l’Assessore Regionale Piraino per vedere i tempi e le
modalità: se il testo è in dirittura di arrivo non dobbiamo scoraggiarci. La
prima bozza chiederemo che venga diffusa al Forum e agli altri organismi
rappresentativi per permettere l’elaborazione rapida di emendamenti; ciò in modo
tale che arrivi in Commissione un testo quanto più condiviso
possibile”.
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