Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

lunedì 31 gennaio 2011

Scuola di Lingua italiana per Stranieri. Nuovi corsi di Italiano ed Educazione civica per immigrati che richiedono il permesso di soggiorno CE di lunga durata

SCUOLA DI LINGUA ITALIANA PER STRANIERI
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PALERMO

Dallo scorso mese di dicembre per avere il permesso di soggiorno di lungo periodo è necessario superare un test di conoscenza della lingua italiana. Dalla prova di lingua sono esentati solo gli stranieri in possesso di titolo di studio o che abbiano una certificazione linguistica ufficialmente riconosciuta o un attestato di partecipazione a un corso di lingua italiana presso i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti o presso un’università italiana.

Proseguendo il proprio impegno affinchè la conoscenza della lingua italiana non sia un ostacolo e una barriera all'inclusione, la Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Ateneo di Palermo offre, in sinergia con associazioni di volontariato presenti sul territorio, corsi combinati di Lingua italiana e di Educazione civica di livello A2 rivolti ad immigrati adulti.

Un primo corso, della durata di 100 ore, è già stato attivato con la partecipazione di immigrati adulti provenienti da Senegal, Benin, Nigeria e Marocco. Il prossimo 10 febbraio avrà inizio un secondo corso della durata di 80 ore, a cui si sono già iscritte delle giovani badanti provenienti dall’Europa dell’est. Entrambi i corsi hanno come obiettivo il raggiungimento di una competenza in lingua italiana di livello A2. Alla fine del corso, verrà rilasciato un Certificato di frequenza con l’indicazione del livello raggiunto e il numero di ore frequentate. Il titolo potrà essere utile ai partecipanti per dimostrare la propria competenza in italiano.

Gli iscritti potranno partecipare alle prossime sessioni dell’esame CILS (Certificazione di Italiano come Lingua straniera) del 9 giugno o del 2 dicembre 2011, che si terranno a Palermo presso la Scuola di Lingua italiana per Stranieri.

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
www.itastra.unipa.it
scuolaitalianostranieri@unipa.it

sabato 29 gennaio 2011

2 febbraio, Palermo: Un Mare in Rivolta. Giovani e Movimenti tra Italia e Tunisia


Un Mare in Rivolta.
Giovani e Movimenti tra Italia e Tunisia

mercoledì 2 febbraio ore 18.30

Bar Libreria Garibaldi, Piazza Cattolica n° 1, Palermo


 


14 Dicembre - Roma - gli studenti assediano il Parlamento.

17 Dicembre – Sidi Busid – Mohamed Boazizi si da fuoco dando il via alla rivolta.

Due date simbolo dei movimenti giovanili che si sono opposti ai governi tra le due sponde del Mediterraneo.

Un incontro-dibattito proposto dall'Associazione Al Janub per raccontare la forza di questi movimenti e per interrogarsi sulle pratiche di lotta e rivendicazione, tra violenza e non violenza per un percorso di rottura e cambiamento.

All'incontro interverranno:

Rabih Bouallegue – autore del blog “L’angolo del Patriota”. Cronistoria e analisi del movimento di rivolta in Tunisia. L’utilizzo dell’informazione libera come strumento di diffusione della protesta.

Giorgio Martinico – studente della Facoltà di Lettere di Palermo. Cronistoria e analisi del movimento di protesta in Italia e a Palermo. Manifestazioni e blocchi tra idee e azione.

Marco Farina – presidente di “Human Rights Youth Organization”. Percorsi di educazione informale ai diritti umani, una proposta non violenta.

Letture di brani a cura dell'attore Giacomo Guarneri.

Moderano i ragazzi di Al Janub.

A seguire dibattito aperto al pubblico con studenti, associazioni e rappresentanti delle comunità migranti.

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Chi siamo?

AL JANUB nasce a Palermo nel 2005 dall’incontro di un gruppo di studenti universitari uniti dal comune interesse per al janub, che significa sud in arabo. Il nostro modo di intendere il Sud non si limita a collocare geograficamente alcuni paesi, ma è carico di una molteplicità di significati: cooperazione, solidarietà, intercultura, partecipazione.

In collaborazione con l’ONG CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, Al Janub ha gestito all’interno dell’Università di Palermo “La Casetta della Cooperazione” uno spazio di sensibilizzazione, informazione e promozione sulle problematiche del Sud del mondo, sul commercio equo e solidale e sulla mobilità giovanile legata ai progetti di volontariato e cooperazione internazionale. Con l'obiettivo di diffondere una cultura di pace e sensibilizzare i giovani, negli anni abbiamo organizzato rassegne cinematografiche, convegni, mostre fotografiche, pubblicazioni e manifestazioni interculturali.

La volontà di continuare l'esperienza acquisita ha portato alla scelta di costituirci oggi come Associazione, per ampliare il nostro impegno anche al di fuori dell’Università su tutto il territorio cittadino, lavorando in rete con altre associazioni che già operano nel settore della cooperazione internazionale e della solidarietà.

Al Janub cura inoltre una pagina su facebook che cura ogni giorno una rassegna stampa sulle tematiche dell'intercultura, migranti e Sud del mondo:notizie di attualità dalla rete, reportage, dossier articoli dai nostri soci e simpatizzanti impegnati come volontari o cooperanti all'estero e tutte le nostre attività ed appuntamenti.

La pagina “Al Janub – Più a Sud” vuole essere uno spazio di confronto e condivisione e di stimolo alla partecipazione attiva, aperto ai singoli e alle organizzazioni che condividono con noi questo interesse.

Al Janub è sempre alla ricerca di volontari che vogliano contribuire alle svariate attività in programma.

Valentina Ricciardo

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Associazione Al Janub
Mob. +39 320.8058371








giovedì 27 gennaio 2011

3 e 9 febbraio, Palermo: Incontri GISCEL Società di Linguistica Italiana

GISCEL
Società di Linguistica Italiana
Gruppo di intervento e studio
nel campo dell’educazione linguistica

3 febbraio 2011 - ore 16.00
Aula “Lia Marchese” D.D. “De Gasperi”
P.za Papa Giovanni Paolo II, 24 Palermo

Spunti di riflessione su:

"La comprensione come problema.
Il punto di vista cognitivo”


A partire dal testo di Lucia Lumbelli dal titolo "La comprensione come problema. Il punto di vista cognitivo" Luisa Amenta offrirà una sintesi dei principali nodi tematici affrontati dall'autrice e metterà a fuoco alcune possibili piste di riflessione e prospettive educative.

Destinatari

L’incontro è rivolto agli iscritti e simpatizzanti del Giscel Sicilia, agli insegnanti di ogni ordine di scuola, agli studenti delle lauree specialistiche in Tecnologie e Didattica delle Lingue e Filologia Moderna.


Il Giscel è associazione qualificata per l’aggiornamento e la formazione docente (D.M.18/7/2005)

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9 febbraio 2011 - ore 16.00

Aula “Lia Marchese” D.D. “De Gasperi”
P.za Papa Giovanni Paolo II, 24 Palermo

I libri di testo:
insidie e possibilità didattiche

A partire dai materiali presentati “In parole semplici. La riscrittura funzionale dei testi nella classe plurilingue” Chiara Amoruso, autrice del volume, mostrerà le difficoltà che si nascondono nei libri scolastici e le strategie che si possono attuare per potenziare, negli studenti, la capacità di comprensione e di rielaborazione dei contenuti.

Destinatari

L’incontro è rivolto agli iscritti e simpatizzanti del Giscel Sicilia, agli insegnanti di ogni ordine di scuola, agli studenti delle lauree specialistiche in Tecnologie e Didattica delle Lingue e Filologia Moderna.


Il Giscel è associazione qualificata per l’aggiornamento e la formazione docente (D.M.18/7/2005).

La partecipazione agli incontri è libera.

Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.



Immigrazione, fa polemica il video sui luoghi comuni

"Mandiamoli a casa" è un documento che sfata in modo concreto e diretto i luoghi comuni sull'immigrazione, nato da un'idea di Andrea Civati e scritto con la collaborazione di Giuseppe Civati, Ilda Curti, Ernesto Ruffini, Francesca Terzoni e Roberto Tricarico. Partendo dal testo è stato girato un video a San Salvario, che trasforma i numeri in persone vere, che camminano per le strade e raccontano un quartiere, una città e un paese molto diversi da quelli dei luoghi comuni. Il filmato, concepito da Sara Marconi e Francesco Mele, è stato realizzato da Federico Tonozzi di Shantimedia con la collaborazione per la fotografia di Augusto Montaruli. Racconta di tre donne egiziane che vivono a Torino e, attraverso la loro storia, di scuola e di lavoro, di moschea e di socialità: di vita, insomma.

Fonte: La Stampa


MANDIAMOLI A CASA i luoghi comuni from testardo on Vimeo.



Informazioni per i migranti (italiano e inglese) sul Decreto flussi 2011 e la Sanatoria truffa 2009

Evita le truffe e conosci i tuoi diritti

Il decreto flussi 2011 vale solo per far entrare in Italia i migranti residenti all'estero che hanno già un datore di lavoro disposto ad accoglierli che intende stipulare un contratto di lavoro subordinato non stagionale o per la conversione di alcuni permessi di soggiorno (studio, formazione o lavoro stagionale); se non hai questi requisiti o non sei sicuro di averli rivolgiti ad uno sportello ma non pagare e non dare soldi ad altri a tuo nome se non sei sicuro: moltissimi migranti sono stati truffati nel 2009.

Se hai fatto richiesta di regolarizzazione nel 2009 non puoi rientrare nei flussi del 2011.

Se hai fatto domanda di regolarizzazione nel 2009 e non hai ricevuto ancora risposta, rivolgiti ad un sportello perchè alcuni contratti annullati possono essere ancora firmati grazie ad una nuova sentenza.

Se hai avuto un decreto di espulsione dopo il 25 dicembre 2010, rivolgiti immediatamente ad uno sportello perchè con una nuova legge comunitaria è possibile bloccare la tua espulsione.

Se sai che alcuni cittadini tunisini stanno per essere rimpatriati, rivolgiti subito ad uno sportello e comunica tutte le informazioni di cui sei in possesso.

Rete degli sportelli migranti - Palermo
SportelliMigrantiPalermo mailing list
 
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Information leaflet for migrants

Avoid frauds and be aware of your rights

The new immigration quotas decree (“decreto flussi”) only applies to migrants who live abroad willing to come in Italy and already having an employer willing to receive them and stipulate a non-seasonal dependent employment contract. It also applies to the conversion of some kind of residence permits (for study, training or seasonal work purposes). If you don’t have any of these requirements or you are not sure about that, please refer to a migrants’counter, but do not pay or give your money to anyone in your name, if you’re not really sure: many migrants have been tricked in 2009.

If you have done a regularization request in 2009 you can’t fall into the quotas for 2011.

If you have done a regularization request in 2009 and you still have not received any answer, please contact a migrants’counter because some rescinded contracts can still be signed, thanks to a new law.

If you have received a deportation order after 25 December 2010 please contact a migrants’counter immediately, because thanks to a new European law it is possible to withhold your removal.

If you know of Tunisian citizens who are to be repatriated please contact a migrants’counter immediately, giving all the information you have.

Rete degli sportelli - Palermo

For further information please contact:

Giorgia:3492687860
Alberto: 3280920872
Fausta: 3471134486
Laura: 3297114133

SportelliMigrantiPalermo@inventati.org
www.autistici.org/mailman/listinfo/sportellimigrantipalermo

Or come and visit us at:
Laboratorio Zeta, via Arrigo Boito 7
(nearby Notarbartolo Station)
every Tuesday: h. 20.00-22.30

Permesso di soggiorno per studio come il “gioco dell’oca”

Ottenere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno (PS) dalla Questura è veramente estenuante. Alcuni si chiederanno, il perché. Il permesso di soggiorno per motivi di studio è concesso per il periodo di un solo anno rinnovabile fino al secondo anno fuori corso secondo quanto previsto dalla Legge Bossi-Fini. Se lo studente italiano può “permettersi” anche tre anni fuori corso perché allo studente extracomunitario ne sono concessi solo due?

Con il vecchio ordinamento un’alta percentuale degli iscritti si laureava proprio al terzo anno fuori corso, mentre al Miur risulta (30/04/2009) che la metà degli studenti si laureano fuori corso, mentre ben il 60% degli studenti non arriva a conseguire il titolo. Insomma agli studenti extracomunitari si chiede un impegno sopra la media non tenendo conto che vivono senza la famiglia, che alcuni sono obbligati a lavorare part time per potere pagare l’affitto...

Alcuni giovani sono arrivati in Italia con il sogno di studiare per poi tornare nel loro paese di origine: nel frattempo nel paese d’origine scoppia la guerra… e la famiglia resta senza mezzi di sostentamento. In questo caso lo studente improvvisamente può trovarsi a dovere studiare e contemporaneamente a dovere sostenere la famiglia con i pochi soldi guadagnati con qualche lavoretto precario. In questi casi come farà lo studente extracomunitario più sfortunato a laurearsi entro il secondo anno fuori scorso? Oggi il grande incubo degli studenti extracomunitari è proprio la mancanza di un permesso di soggiorno in mano.

E senza il famigerato permesso i giovani universitari stranieri non possono partecipare a progetti di mobilità internazionale come l’ Erasmus: l’unica strada consentita è, infatti, quella che porta nel paese di origine con un volo diretto. Anche trovare un lavoro è tabù.

Quando sono iniziate queste restrizioni che uccidono il sogno di tanti giovani provenienti da paesi in via di sviluppo e che vorrebbero crescere culturalmente e scientificamente per tornare nel proprio paese per un riscatto economico, culturale e sociale delle comunità più sfortunate? Il governo centrale con una comunicazione del 6 novembre 2006 ha deciso che il rinnovo del PS doveva essere effettuato tramite gli uffici postali con una spesa di 70 euro con l’impegno che entro tre mesi i PS sarebbero stati pronti. Infatti obbiettivo del Ministero dell'Interno era di semplificare e ridurre i tempi delle attuali procedure, nonché un recupero di risorse umane e finanziaria. Ma a giudicare dalle tante storie tristi di studenti che da tre anni non riescono ad ottenere un permesso di soggiorno valido… sembra di potere affermare che il sistema non è mai andato a regime.

Mi auguro che le autorità competenti si facciano carico delle difficoltà che impediscono agli studenti extracomunitari di vivere non dico “sereni” ma almeno un pò meno preoccupati.

Non tutto comunque per gli studenti stranieri è negativo. E Palermo rappresenta una meta interessante che dovrebbe però scommettere un pò di più su questo essere baricentro del Mediterraneo aprendo in modo palese ai giovani del bacino medio-orientale ed africano.

Voglio citare un esempio a mio avviso positivo: la Facoltà di Agraria, al corso di laurea Organic farming and quality managment, ospita una quindicina degli studenti egiziani che stanno portando avanti un progetto che coinvolge studenti italiani ed egiziani per favorire un’ integrazione intellettuale e culturale. Nel nostro Ateneo nella ricerca sono presenti professori Indiani, dottorandi Tunisini, Algerini: mi auguro che sia l’inizio di una integrazione mediterranea.

Bijù Nzirirane





martedì 25 gennaio 2011

Le parole e i significati dell’Italiano di DOMENICA MINNITI GONIAS



Dalla bibliografia scientifica dell’italiano mancava uno studio che illustrasse sotto vari punti di vista l’aspetto più concreto e affascinante di questa lingua: il lessico. In questo libro si parla dunque delle parole dell’italiano, della loro antica derivazione dal greco o dal latino, del loro imprestito da altre lingue, del loro mutare a seconda del mutare della storia, della società e della cultura italiana. Tali cambiamenti sono visibili nei suoni, nelle forme e in modo particolare nei contenuti delle parole, i significati.

Il sistema delle significazioni dell’italiano viene esaminato alla luce del metodo storico (Bréal 1904), da una parte, e della semantica componenziale, dall’altra (Chierchia 1997); se grazie al primo è possibile fornire l’ etimologia e ricostruire i mutamenti semantici di gran parte dei termini dell’italiano, in base alla seconda vengono spiegate le relazioni che intercorrono fra i lessemi, cioè fra le unità minime di significato che compongono la struttura del lessico.

Obiettivo principale del libro è di introdurre lo studente di LS allo sviluppo della competenza semantico-lessicale (CL), ovvero della capacità di usare la maggior quantità possibile di lessico italiano in maniera pertinente e secondo le modalità previste dal Quadro Comune Europeo per le Lingue. Con questa finalità e sulla scorta dei suggerimenti del lexical approach (Lewis 1992, 1997), si appunta l’esame su tre “percorsi” ispirati all’approccio naturale, comunicativo-culturale e contrastivo (Vygotskij 1934, Wittgenstein 1953, Galisson 1979, Lado 1957). Vengono inoltre presentate le duemila parole del vocabolario fondamentale (LIP 1993), divise per àmbiti situazionali e nozionali (scuola, famiglia, vita quotidiana, ecc.) secondo il Curricolo per l’italiano nei Licei greci (Minniti 2008). Infine, si esaminano le regole principali in base alle quali si procede alla formazione delle parole in italiano (Dardano 2009).

La lingua di cui si tratta nel saggio è l’italiano dell’ “uso medio” (Sabatini 1985) con le sue variazioni geografiche, i lessici speciali, le “frasi fatte”: insomma, l’italiano come da repertorio (Berruto 1987), e dunque ben diverso dall’italiano “didattico” di tanti manuali per stranieri. L’ottica comunicativa e variazionale nella quale si colloca la riflessione sul lessico è rafforzata poi da esempi di analisi contrastiva (dall’italiano, lo spagnolo e l’inglese), facendo particolare attenzione alle somiglianze apparenti fra una lingua e l’altra (Weinreich 1963), ovvero ai cosiddetti “falsi amici” che sono notoriamente dei veri e propri “nemici” della comunicazione e della traduzione interlinguistica.

Obiettivo del volume è offrire un ponte tra la ricerca e l’ambito d’uso delle parole. Esso si rivolge dunque non solo a chi è interessato alla ricerca linguistica, ma anche a insegnanti, di ogni ordine e grado scolastico, che possono trovarvi spunti di riflessione e suggerimenti per lo sviluppo della competenza lessicale in italiano.


Dalla presentazione del libro Le parole e i significati dell’ Italiano di DOMENICA MINNITI GONIAS, Leader Books, Atene 2010



Primo Marzo 2011: Le parole d'ordine

25 gennaio 2011

Le parole d'ordine (1)

Diritto al lavoro, diritti nel lavoro, orgoglio per una nuova cittadinanza fondata sulla mixité ma inevitabilmente anche sciopero.

Nel corso di un incontro tenutosi alla libreria Griot di Roma, Cécile Kashetu Kyenge, coordinatrice e portavoce del movimento Primo Marzo, ha illustrato le parole d’ordine che caratterizzeranno la prossima “giornata senza di noi”.

«Il Primo Marzo è nato come giornata senza di noi e sciopero degli stranieri. E’ stata una mobilitazione partita dal basso per sottolineare la rilevanza economica e sociale dell’immigrazione», ha ricordato Kyenge. «Questa giornata, che ha toccato oltre 60 piazze e coinvolto più di 300mila persone, ha inaugurato una stagione intensa di iniziative spontanee (lo sciopero delle rotonde a Castelvolturno, la gru a Brescia, la torre a Milano,la manifestazione Agire contro il Razzismo a Bologna, il corteo antirazzista del 12 dicembre a Firenze...), che hanno avuto come protagonisti i migranti e la società civile».

«Sappiamo che il momento è delicato e difficile. Proprio per questo non possiamo e non dobbiamo dimenticare l'elemento che più di ogni altro ha qualificato e dato forza al Primo Marzo.Come semplici cittadini e lavoratori, non abbiamo il potere di convocare uno sciopero. Chiederlo rientra però tra i nostri diritti. Ed è quello che i comitati Primo Marzo di molte città stanno già facendo».

«Non puntiamo allo sciopero generale, non ci interessa uno sciopero etnico (che si scontrerebbe con il valore della mixité). Quel che vogliamo è esercitare un diritto riconosciuto anche dalla Costituzione per dire con forza no al razzismo e alle politiche di esclusione, sì all’uguaglianza e diritti per tutti».

«Chiediamo a tutti - singoli, associazioni, realtà sindacali e politiche - di sostenere le mobilitazioni del prossimo Primo Marzo.In particolare, ai sindacati chiediamo di attivarsi per sostenere concretamente i lavoratori, migranti e italiani, che vorranno astenersi dal lavoro nelle fabbriche, nelle cooperative e in tutti i luoghi di lavoro più o meno formali».
 
Le parole d'ordine (2)
 
C’è un collegamento diretto tra il razzismo (in particolare il razzismo istituzionale) e la graduale erosione dei diritti dei lavoratori in Italia.«Il razzismo istituzionale, le politiche di esclusione, le leggi inique e inefficaci (come la Bossi-Fini e il pacchetto sicurezza che, lungi dal contrastarla, producono clandestinità) colpiscono in primo luogo gli immigrati ma rappresentano una minaccia per tutti», ha detto Kyenge. «Queste leggi, infatti, hanno reso il lavoratore migrante estremamente ricattabile, aprendo la strada agli ingaggi in nero e ai contratti capestro. Da qui alla perdita per tutti dei diritti acquisiti, degli standard di sicurezza sul lavoro, delle tutele sindacali il passo è breve. Come rivelano molte vicende dei nostri tempi (Mirafiori, ma non solo)».

«Per questo il movimento Primo Marzo, attraverso la rete dei suoi comitati territoriali e in collegamento con la rete del No-Razzismo Day, ha deciso di centrare le mobilitazioni del prossimo 1° marzo sul tema del diritto al lavoro e dei diritti e della sicurezza sul lavoro».

«La difesa del diritto al lavoro e degli altri diritti fondamentali è una battaglia che riguarda tutti, e non solo per ragioni etiche o altruistiche. Gli stranieri sono infatti il ‘terreno’ dove vengono sperimentate oggi le politiche repressive che colpiranno domani segmenti sempre più ampi di popolazione».

«E’ necessario che i lavoratori e gli aspiranti lavoratori, italiani e stranieri, comprendano che la loro unione e la solidarietà reciproca sono indispensabili per contrastare questa pericolosa deriva», ha aggiunto la coordinatrice nazionale e portavoce del movimento Primo Marzo».

«Il superamento della legge Bossi-Fini, il riconoscimento della piena cittadinanza per chi nasce o cresce in Italia, il diritto di voto amministrativo per gli immigrati - ma anche la chiusura dei Cie e l’approvazione di una vera legge che tuteli rifugiati e richiedenti asilo - sono i passi fondamentali da fare necessariamente in questa direzione».
 
Fonte: Primo Marzo 2011
 
 
 
 

lunedì 24 gennaio 2011

25 gennaio, Palermo: Corso intensivo e gratuito di italiano per immigrati

Il Dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, nell’ambito delle attività previste dal progetto “Al-khantara… integrazione sicura” approvato dal Ministero dell’Interno a valere sul PON Sicurezza per lo sviluppo 2007-2013, organizza un corso intensivo e gratuito di italiano per immigrati.

In collaborazione con il Centro Santa Chiara di Palermo e con l’Istituto Statale Federico II, il corso avrà inizio martedì 25 gennaio 2011 alle ore 17.00 e si svolgerà presso i locali del Centro Santa Chiara, in piazza Santa Chiara n. 11.

Il percorso formativo, della durata complessiva di 40 ore, avrà luogo nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00.

Iscrizioni entro il 25 gennaio:


- o presentandosi, martedì 25 gennaio alle ore 17, direttamente al Centro Santa Chiara.

Per ulteriori informazioni: http://www.alkhantara.it/

tel. 333.4203538





domenica 23 gennaio 2011

Due chiacchiere con l'APIDIS (Albo Professionale Italiano dei Docenti di Italiano a Stranieri)

Nella nostra centocinquantennale nazione per fare la guida turistica ci vuole il patentino, per fare il tassista ci vuole la licenza personale, per fare il giornalista ci vuole l’iscrizione all’albo. Per fare la badante? Sì, ci vuole l’iscrizione all’albo, mica ti puoi improvvisare ! (vedi qui)

Indovinate un po’ qual è una delle professioni che possono fare tutti, ma proprio tutti.

Bravi, avete indovinato.

Come forse avrete letto, da poco esiste un esamino per gli immigrati che richiedono il permesso di soggiorno permanente. Nulla di difficile. Ma chi li fa questi esami, personale qualificato? Boh!

Ma chi sarebbe poi questo personale qualificato? Boh!

Poi ovviamente c’è l’annosa questione dell’integrazione linguistica dei figli degli immigrati che si inseriscono nella scuola dell’obbligo. Chi dovrebbe essere impiegato nelle azioni di supporto? Boh!

Non ultimo c’è il fatto che le scuole di lingua possono assumere chi vogliono. Anche nonna con la terza elementare, in astratto. Il settore delle scuole di lingua (ASILS) è una fetta non piccola del lavoro per gli insegnanti di italiano per stranieri e si colloca come settore collaterale al turismo, più precisamente in quello del turismo culturale. Ebbene, se vuoi aprire un B&B le istituzioni pubbliche si preoccupano molto di cosa fai, degli standard che offri, anche di quante sedie e lampadine hai sul comodino. Non sia mai che si faccia una brutta figura all’estero. Però alle stesse istituzioni non frega assolutamente nulla se nelle scuole che loro variamente patrocinano viene impiegato questo signore qui (sempre in linea teorica astratta, s’intende).

La questione degli albi professionali è una questione di alti princìpî di teoria politica: liberalismo o non liberalismo. In proposito, nella nostra centocinquantennale nazione in verità se ne sono sviluppate due: la Prussia federiciana (per giornalisti, tassisti, affittacamere, venditori ambulanti, badanti, istruttori di nuoto, etc.) e gli Stati Uniti jeffersoniani (per traduttori, istruttori di pilates, noi e sicuramente qualche altro idiota).

Che fare? Ognuno si regola secondo la sua coscienza, però intanto qualcosa si muove.

L’APIDIS (Albo Professionale Italiano dei Docenti di Italiano a Stranieri) (http://www.apidis.it/) è un’iniziativa nata nel 2008 con lo scopo di creare massa critica per ottenere il riconoscimento legale di una professionalità che ormai, da più di un decennio, molte persone sono andate acquisendo e perfezionando attraverso corsi di specializzazione, corsi professionali, tesi, corsi universitari e pratica in classe, spesso anche all’estero.

Noi de Il due Blog, con in nostri potentessimi mezzi abbiamo contattato Emilio Porcaro, il presidente dell’APIDIS, che ci ha spiegato che l’associazione svolge un’attività di contatto con le istituzioni, per fare noto a qualche politico o dirigente di ministero che esistiamo anche noi. Ma serve numero.

Quindi ascoltate qui l’intervista e se vi piace iscrivetevi all’APIDIS e magari fate anche proseliti presso la vostra scuola.

Altrimenti, ma questa è una previsione mia personalissima, temo che finirà male per noi: i sindacati confederati che devono sistemare tutti i loro precari faranno valere 100 punti un’ora di supplenza per insegnare Dante e Foscolo in un liceo di italianissimi bambinacci e noi che abbiamo specializzazioni e esperienze decennali con Yuko, John, Karl e Didier avremo 1 punto e andremo tutti a fare l’esame all’albo per badanti. Dove ovviamente ci bocceranno perché non abbiamo la necessaria esperienza.

Autore articolo: Ciro

Fonte: Il Due Blog. Blog di italiano per stranieri 


Test per immigrati. Si comincia


 




















Qui l’articolo sul Sole 24 ore.

Pare che con un bliz sia stata cancellata la competenza di interazione orale… no comment.

Ascolta l’intervista a Massimo Arcangeli (Società Dante Alighieri) e Bruno Gambarotta estratta dalla trasmissione RAI Baobab.

Autore articolo: porfido

Fonte: Il Due Blog. Blog di italiano per stranieri


Per la cittadinanza europea di residenza: Raccolta di firme a sostegno della petizione per una nuova definizione di cittadinanza da introdurre anche nel Trattato Costituzionale europeo

Per la cittadinanza europea di residenza

Il primo argomento

UN MILIONE DI FIRME PER UNA CITTADINANZA EUROPEA DI RESIDENZA

La cittadinanza non deve essere strumento di esclusione. Le donne e gli uomini che vivono e operano nella stessa comunità hanno il diritto di farne parte a pieno titolo e di concorrere alla sua organizzazione.

Le dure lezioni della storia hanno dimostrato che i popoli non si identificano in base alla razza, alla lingua o alla religione ma in base alle speranze comuni, ai sacrifici condivisi, alle realizzazioni costruite insieme.

L'Europa deve far proprio questo principio universalista e inclusivo e superare l'impostazione secondo cui la cittadinanza europea è riconosciuta solo a chi è cittadino di uno Stati membro, mentre restano esclusi dalla vita democratica e dal pieno godimento dei diritti sociali i 18 milioni di cittadini di Stati terzi che vivono in Europa.

L'immigrazione è il banco di prova per le nostre democrazie e per l'Europa nella quale vogliamo vivere. Costruire una cittadinanza fondata sulla residenza significa respingere l'idea che possano esistere doppi livelli di diritti; significa attribuire effettività a quei principi di inviolabilità della dignità umana e di tutela della libertà e della sicurezza che il Trattato costituzionale riconosce a tutte le persone.

I migranti sono un soggetto costitutivo di un'Europa di pace, democratica e solidale, che deve considerarli propri cittadini.

Per questo in tutti gli Stati dell'Unione è in corso una raccolta di firme a sostegno della petizione per una nuova definizione di cittadinanza da introdurre anche nel Trattato Costituzionale.

«È cittadino dell'Unione chiunque abbia la residenza nel territorio di uno Stato membro o abbia la nazionalità di uno Stato membro







sabato 22 gennaio 2011

24 gennaio, Roma: Conferenza stampa di presentazione di "Primo Marzo 2011. 24h senza di noi"

COMUNICATO STAMPA

con preghiera di cortese diffusione


VERSO IL PRIMO MARZO 2011

per dire anche quest’anno

SI a un’Italia multiculturale e arcobaleno

Libreria Griot

24 gennaio 2011, alle11h00

via di Santa Cecilia 1/A - Roma


Lunedì 24 gennaio prossimo, alle 11h00, il Movimento ‘Primo Marzo’ invita i giornalisti alla conferenza stampa per la presentazione di

‘Primo Marzo 2011, 24h senza di Noi’

la giornata di mobilitazione nazionale e internazionale contro il razzismo e per la difesa dei diritti umani giunta alla sua seconda edizione. La conferenza stampa si terrà presso la Libreria Griot (via Santa Cecilia 1/A-Roma).

Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo?

Partendo da questa domanda provocatoria lo scorso anno il Movimento ‘Primo Marzo’ - in collegamento con altri Paesi europei - ha promosso una mobilitazione antirazzista e per i diritti umani che ha interessato oltre 60 città e coinvolto più di 300 mila persone in tutta Italia. Il movimento crede che anche quest’anno il Primo Marzo debba essere una giornata di mobilitazione nazionale e internazionale volta a unire autoctoni e immigrati, vecchi e nuovi cittadini.

Nel corso della conferenza stampa saranno presentati i temi e le parole d’ordine che caratterizzeranno l’edizione di quest’anno.

Sarà fatto il punto, inoltre, sulla Carta Mondiale dei Migranti, alla cui redazione il movimento Primo Marzo ha contribuito attivamente, e che sarà presentata ufficialmente al Social Forum di Dakar (febbraio 2011).

Partecipano alla conferenza stampa:

Cécile Kashetu Kyenge,
coordinatrice nazionale e portavoce del Movimento ‘Primo Marzo’,

Jelloul Ben Hamida,
coordinatore del progetto Carta Mondiale dei diritti dei Migranti,

Gabriella Guido,
comitato ‘Primo Marzo Roma’,

Carmine Curci,
missionario comboniano e direttore responsabile dell’agenzia Misna.


Contatti:

Flora Cappelluti
Sala Stampa Nazionale - via Cordusio, 4 - 20123 Milano
Mob: +39 328 4189510





Immigrazione, Rita Borsellino: “Parlamento UE sconfessa governo italiano. Duro atto d'accusa di Straburgo ai rimpatri in Libia."

Strasburgo, 21 gennaio 2011

IMMIGRAZIONE, RITA BORSELLINO: “PARLAMENTO UE SCONFESSA GOVERNO ITALIANO, DURO ATTO D’ACCUSA DI STRASBURGO AI RIMPATRI IN LIBIA

”Una pratica “inammissibile, in violazione degli obblighi giuridici imposti dall’Ue”. E se è vero che il numero di immigrati sbarcati in Italia è diminuito, questo è stato ottenuto “a scapito dei diritti umani” e con “rischi per l'incolumità dei migranti”. E’ un grave atto d’accusa al governo italiano e ai rimpatri forzati in Libia quello contenuto nel documento approvato ieri dal Parlamento europeo. Tra le motivazioni della proposta di raccomandazione sui negoziati riguardanti l'accordo quadro UE-Libia, infatti, il Parlamento dichiara “inammissibile” la pratica del rimpatrio coatto in Libia, “alla luce della sistematica violazione dei diritti umani in Libia e della mancata abolizione della tortura e della pena di morte”. E per spiegare meglio i perché di questo giudizio negativo, prend e a esempio il caso italiano, criticando duramente l’operato del governo, con un monito anche alle parole del ministro degli Interni Roberto Maroni sulla vicenda dell’incidente del 12 settembre 2010 tra un peschereccio siciliano e una motovedetta libica: “Una motovedetta libica – si legge nel documento - donata dall'Italia, ha aperto il fuoco su un peschereccio italiano al largo delle coste libiche. La Libia ha presentato le proprie scuse, ma il ministro degli Interni italiano ha dichiarato ‘immagino che abbiano scambiato il peschereccio per una nave con clandestini...’, come se, in quel caso, gli spari fossero giustificati”.Per Rita Borsellino, deputato a Strasburgo e membro della commissione Libertà civili e giustizia, “il Parlamento ha sconfessato totalmente la politica dei rimpatri adottata dall’Italia. In sosta nza – continua – è stata riconosciuta la fondatezza delle critiche che ho mosso in più di un’occasione, anche attraverso interrogazioni alla Commissione europea. Il dramma dell’immigrazione clandestina non può essere affrontato negando i diritti riconosciuti dalla nostra Costituzione, dall’Europa e dalla Convenzione di Ginevra. Mi auguro, adesso, che Bruxelles faccia proprie le raccomandazioni del Parlamento e ponga fine a una pratica incompatibile con la democrazia e i basilari principi umanitari”.

>>LEGGI LA RELAZIONE - Procedura di relazione d'iniziativa recante una proposta di raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio sui negoziati riguardanti l'accordo quadro UE-Libia Commissione per gli affari esteri (13 dicembre 2011)

Di seguito le interrogazioni presentate in tema di immigrazione, respingimenti e accordo Ue-Libia:

1) Respingimenti e arresti di 250 rifugiati eritrei (19 luglio 2010) INTERROGAZIONE SCRITTA di Rita Borsellino (S&D) alla Commissione

2) Violazione del diritto di accoglienza ai rifugiati (14 febbraio 2010) INTERROGAZIONE SCRITTA di Rita Borsellino (S&D) alla Commissione

3) Accordo Unione europea - Libia su questioni attinenti all'immigrazione (18 settembre 2009) INTERROGAZIONE SCRITTA di Rita Borsellino (S-D) alla Commissione

4) Morte di 73 migranti nel Mediterraneo (1 settembre 2009) INTERROGAZIONE SCRITTA di David-Maria Sassoli (S-D), Gianluca Susta (S-D), Rita Borsellino (S-D) e Silvia Costa (S-D) alla Commissione











28 gennaio, Palermo: Proiezione del film-documentario "Libero nel nome" e raccolta adesioni per Manifesto del Professionista Libero

Come sapete la campagna di raccolta firme e adesioni al Manifesto del Professionista Libero procede alacremente. Il direttivo ha deciso di organizzare un evento che consenta di mettere insieme un centinaio di professionisti e di raccogliere le loro adesioni.

In quell'occasione proietteremo il bellissimo film su Libero Grassi in occasione del ventennale della sua uccisione film-documentario di Pietro Durante "LIBERO NEL NOME" presso la sede di Addiopizzo in via Lincoln PA, 131 venerdì 28-2011 alle ore 18,30.

Siete tutti invitati a partecipare e soprattutto a portare altri professionisti che vogliano sottoscrivere il Manifesto. Sarà anche l'occasione per portare i moduli da voi già raccolti e consegnarli ad Andrea Valenti.


Abbiamo creato un evento su FB che vi consiglio di visitare e condividere. Potrete dichiarare la vostra partecipazione e invitare altri vostri amici professionisti: http://www.facebook.com/event.php?eid=104455262962659#!/event.php?eid=104455262962659

Vi ricordo che nel sito web http://www.professionistiliberi.org/ troverete il testo del manifesto e il modulo di adesione che, una volta firmato e compilato, potrete inviarlo al mio fax senza prefisso 1786039443 o scansirlo e inviarlo alla mail info@professionistiliberi.org

Soltanto con la collaborazione di tutti potremo raccogliere le mille adesioni previste.

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Enrico Colajanni
+39 _328_3508501
+39_1786039443 fax
Associazione LiberoFuturo
+39_333_9787396 punt@ntiracket



23 gennaio, Palermo: Forum dei Movimenti civici "Insieme per Palermo" per rifondare e ricostruire la nostra città



Domenica 23 Gennaio 2011 alle 9 30 ,presso il Cinema Imperia, primo appuntamento con il cartello della società civile "INSIEME PER PALERMO forum dei movimenti civici"

L'iniziativa ha un duplice scopo, trasmettere il messaggio che oggi la società civile, con le proprie espressioni (associazioni, movimenti, circoli), può riuscire a interferire con la politica corrente, al fine di ricostruire fiducia e nuove idee per rilanciare una città in cui economia, lavoro, cultura, welfare sono ai minimi mai raggiunti dal dopoguerra, ma soprattutto la disuguaglianza tra i cittadini sta raggiungendo il massimo storico. Le disuguaglianze incrinano la vita comunitaria, i rapporti di reciproca fiducia e corrodono la società.

La disuguaglianza è una realtà fisiologica ma non deve superare certi livelli come sta accadendo oggi nella nostra città a causa di un sistema economico povero con un livello occupazionale in caduta libera e una cultura al lumicino. Di conseguenza, il secondo obiettivo e' quello di misurare la capacità dei cittadini di rendersi attori di questa rinascita, uscire dalle sterili lamentele e quindi, da passivi diventare attivi di una vera "rivoluzione". Non e' più il momento di aspettare che siano gli altri a risolvere i problemi della nostra città! Chiaramente, insieme miriamo ad essere il richiamo di tutte quelle associazioni, movimenti che vogliono essere i leader di un percorso, dispensatori di energie e di pensieri nuovi.

In attesa dei tanti altri, il "Primo Passo" e' realizzato da Laura Capra dell' Ass. Alleanza Cittadini Attivi Palermo, Tommaso Dragotto di Impresa Palermo, Antonio Ferrante del movimento Pensiero Liberale, Abdoulaye Ba dell’Ass. Nuovi Cittadini, da Maurizio Scaglione di Officina Sicilia e da Giuseppe Valenti del Movimento Per Palermo.

Domenica 23 l’apertura è affidata a Padre Gianni Notari con il tema "Perché oggi e' importante l'azione politica della società civile e quale confronto possibile con i partiti?".

La manifestazione sarà guidata dalla verve e dalla ricchezza culturale di Gianni Nanfa che si propone di coinvolgere quanti più cittadini possibile nel dibattito avente al centro il tema riguardante “La necessità di una partecipazione diretta del cittadino al rinnovamento della nostra città”.

Sarà, inoltre, presentato un documento appello sull'assunzione di responsabilità della società civile con i tre punti irrinunciabili per la città di Palermo che il focus Group, guidato dal Prof. Giuseppe Notarstefano e dal Dr Mario Tambone Reyes con la partecipazione dl Prof Pasquale Hamel, Umberto La Commare e Antonio La Spina, sta elaborando:

1) Democrazia Partecipativa
2) Condivisione Sociale dei beni comuni
3) Gestione trasparente dell'amministrazione pubblica.

L'obiettivo della proposta di questi tre punti consiste nell'innescare sul territorio un processo di cambiamento e di miglioramento partendo dalle risorse e dalle opportunità presenti, valorizzando le identità territoriali attraverso la democrazia partecipativa e la solidarietà tra società locali.

Il progetto locale sull'economia solidale costituisce lo scenario entro il quale ricomporre le diverse rappresentanze di interesse nella valorizzazione e appropriazione sociale del bene comune che è parte integrante del patrimonio territoriale.

Si concluderà la mattinata con la presentazione delle iniziative che seguiranno nei prossimi mesi ed il loro obiettivo strategico.

Adesioni importanti si concretizzeranno con una partecipazione massiccia sia dal mondo del volontariato che dalle diverse etnie residenti nella città e che partecipano al tessuto sociale cittadino da ormai più di due decenni.

L'invito e' aperto a tutti i cittadini, con un pensiero particolare sia a tutti quegli intellettuali che si sentono spenti ed in cerca di stimoli positivi, sia a tutto il mondo dell' artigianato e delle piccole imprese in genere, che sentono forte l'esigenza di un cambiamento di rotta economico e sociale.

Giuseppe Valenti
(Movimento per Palermo)

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Estratto da Centonove, settimanale di politica, cultura, economia

POLITICA



"Insieme" per Palermo


Da tempo impegnate sui temi amministrativi, presenteranno il nuovo cartello il 23 gennaio. Per proporsi come polo d'attrazione per tutti coloro che crederenno in un programma condiviso


DI GIOVANNI BURGIO


PALERMO. A Palermo è nata una nuova aggregazione politica. Si chiama "Insieme per Palermo" e domenica 23 gennaio si presenterà ufficialmente alla città proponendosi come polo d'attrazione per tutti quelli che crederanno nel loro programma. Sono sei associazioni che già da qualche tempo s'impegnano sui temi dell'amministrazione della città. Un viaggio che dura da più di un anno e che ha come ispiratori e promotori il gesuita Padre Gianni Notari, ex presidente del Centro Arrupe, e alcuni docenti universitari.

«Questi partiti non rappresentano più i cittadini, non rispondono più alle reali esigenze della gente - spiega Giuseppe Valenti medico ginecologo, animatore di Movimento per Palermo - Noi vogliamo riavvicinare le istituzioni alle persone, vogliamo ricreare quel rapporto di fiducia che si è perso tra la politica e il popolo. Il primo passo da fare è partire dalla base, coinvolgere sempre di più la gente e i movimenti. L'iniziativa che darà il via a questo percorso avrà luogo domenica 23 gennaio al cinema Imperia di Palermo, e sarà un incontro-dibattito tra movimenti, associazioni e liberi cittadini per affrontare i problemi e le possibili soluzioni per la rinascita della città di Palermo».


... segue in edicola






venerdì 21 gennaio 2011

Firenze ed Asti: Il 17 gennaio si è svolto il primo test di lingua italiana per stranieri che richiedono il rilascio del permesso di soggiorno CE di lungo periodo

FIRENZE

Via al test per gli stranieri. Tutti promossi tranne uno.

In 17 si sono presentati stamattina all'esame di italiano. Le prove sono cominciate a Firenze e ad Asti, nei prossimi giorni toccherà alle altre città. Ecco le domande e i dialoghi da "decifrare"

di MARIA CRISTINA CARRATU'

FIRENZE - Hanno debuttato a Firenze e ad Asti i test di italiano per gli stranieri che inseguono un permesso di soggiorno lungo. Quattro file di banchi nell'auditorium della scuola media Arnolfo Di Cambio - Beato angelico di Firenze, sede d'esame per il capoluogo toscano. Si sono presentati in 17 questa mattina - e non 19 come è stato comunicato in un primo momento -. In aula sono arrivati peruviani, albanesi, una donna siberiana, una somala, una filippina e anche due madri con i loro bambini, il più piccolo di soli due anni. Alla fine, tutti promossi meno uno, spiegano alla prefettura. Da domani poi, i risultati saranno visibili per i candidati sul sito del ministero degli Interni http://testitaliano.interno.it/

"Sono arrivata qui con il mio bambino perchè non avevo nessuno con cui lasciarlo a casa - racconta Minire Basco, candidata albanese che affronta il test insieme con il marito - e quindi l'ho portato con me a fare l'esame. Io faccio la casalinga e sono qui da appena 3 anni ma mio marito è in Italia dal 1998 e fa il muratore". Il marito di Minire Basco parla molto bene l'italiano e si dice d'accordo con l'idea di sottoporre gli immigrati ad un test per ottenere un permesso più lungo.


"Sarà un grande vantaggio - dice - non dover ogni anno rinnovare questo documento. Ogni volta impiegavamo un giorno intero per farlo". I candidati sono stati fatti accomodare ai loro posti dopo il controllo dei documenti. Affrontano alcune prove una prima di ascolto di un testo registrato e scrivere cosa hanno capito; dovranno poi rispondere ad alcune domande, dovranno scrivere un messaggio, una mail e dovranno poi abbinare delle immagini a un testo. La prova sarà superata se il candidato avrà ottenuto un risultato positivo almeno nell'80% del punteggio.


Ma andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consiste l'esame di italiano messo a punto dall'Ufficio scolastico provinciale in base alle direttive del ministero. Stamattina per esempio è stato fatto ascoltare ai candidati questo dialogo: "Scusi signora, il treno regionale per Roma è già partito?". "No, vada allo sportello 5, vede non c'è fila". Gli esaminandi hanno a disposizione circa un minuto per leggere, due minuti per rispondere e mettere le crocette al quiz a risposta multipla.

Poi hanno ascoltato la seguente una telefonata: "Ciao, come stai? Ah, sei malata?" "". "Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare?" "Vuoi che vada in farmacia?"

Dopo questa conversazione, i candidati hanno risposto ad alcune domande.

Altra prova: devi scrivere una lettera alla prefettura della tua città per chiedere la cittadinanza corredandola con giorno mese e anno, indirizzo, nazionalità. Bisogna anche chiedere orario di apertura degli sportelli e chiedere un appuntamento con 25-40 parole.

(17 gennaio 2011)




Il test di italiano per richiedenti il permesso di soggiorno CE di lungo periodo nella provincia di Palermo

Comune di Palermo

SETTORE SERVIZI SOCIOASSISTENZIALI

U.O. Affari Generali

“CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE SULLE MIGRAZIONI”

centrostudi.migrazioni@comune.palermo.it

(newsletter realizzata grazie al progetto
“Osservatorio giuridico-legislativo sulle migrazioni”)

 
Entro il mese di febbraio 2011 (si è in attesa, da parte dell’Ufficio scolastico provinciale, della individuazione delle scuole) anche nella nostra provincia partirà il test di italiano per stranieri.

Le prime città a partire sono state Firenze ed Asti. Ricordiamo che gli stranieri che possono accedere all’esame sono quelli regolarmente residenti in Italia da 5 anni, con un lavoro, un reddito minimo e un alloggio, e che intendano richiedere un documento per soggiornanti di lungo periodo. L’obiettivo è quello di attestare una conoscenza base della lingua italiana secondo gli standard europei.

Le domande pervenute sono in tutta Italia 6.800 e, fino ad oggi,
51 nella nostra provincia:
46 Palermo città
e 5 nella provincia


giovedì 20 gennaio 2011

Friuli Venezia Giulia: Casting attori film italo-brasiliano "La Montagna"

CASTING ATTORI

Per il film italo - brasiliano “La montagna”, regia di Vicente Ferraz, prodotto da Verdeoro srl – Tres Mundos – Primo Filmes

Si cercano URGENTEMENTE:

- ATTORI BRASILIANI domiciliati/residenti in Friuli Venezia Giulia o attori PARLANTI PERFETTAMENTE IL PORTOGHESE tra i 20 e i 35 anni

- ATTORI TEDESCHI domiciliati/residenti in Friuli Venezia Giulia o attori PARLANTI PERFETTAMENTE IL TEDESCO tra i 20 e i 35 anni.

Le riprese del film si svolgeranno in Friuli Venezia Giulia nei mesi febbraio e marzo 2011. Inviare foto recenti e c.v. (completo di data e luogo di nascita, contatti telefonici e indirizzo) al seguente indirizzo: casting.galaxia@gmail.com

Vi preghiamo di informare i vostri colleghi che rispondono ai requisiti richiesti!

Grazie!

Per info: casting.galaxia@gmail.com
Tel/fax: 0481-536069

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Itinerari Arti Visive via Rismondo, 8
34170 Gorizia
Sito:
http://www.itinerariartivisive.it/
Facebook: Galaxia Produzioni


23 gennaio, Palermo: Narrazione bilingue Italiano-Russo

DOMENICA 23 GENNAIO
ORE 17,30

narrazione bilingue
ITALIANO – RUSSO
per scoprire il racconto tradizionale
“LA RAPA - PEΠKA”

L’incontro si terrà presso
la casa-officina
a PIAZZA ZISA, 17

Ingresso libero con contributo

L’incontro è aperto ai bambini dai 3 anni in su, ai genitori, agli insegnanti,
ai curiosi, ai poeti, ai sognatori, ai viaggiatori, agli annoiati
e a chi ha orecchie per ascoltare.

Per partecipare è necessaria la prenotazione:
scrivete a
officreaintercultura@gmail.com
o telefonate ai numeri 3297439670 – 3296653514

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Associazione di promozione sociale
"Officina Creativa Interculturale"
Piazza Zisa,17 90135 Palermo
3296653514 - 3297439670

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