FIRENZE
Via al test per gli stranieri. Tutti promossi tranne uno.
In 17 si sono presentati stamattina all'esame di italiano. Le prove sono cominciate a Firenze e ad Asti, nei prossimi giorni toccherà alle altre città. Ecco le domande e i dialoghi da "decifrare"
di MARIA CRISTINA CARRATU'
FIRENZE - Hanno debuttato a Firenze e ad Asti i test di italiano per gli stranieri che inseguono un permesso di soggiorno lungo. Quattro file di banchi nell'auditorium della scuola media Arnolfo Di Cambio - Beato angelico di Firenze, sede d'esame per il capoluogo toscano. Si sono presentati in 17 questa mattina - e non 19 come è stato comunicato in un primo momento -. In aula sono arrivati peruviani, albanesi, una donna siberiana, una somala, una filippina e anche due madri con i loro bambini, il più piccolo di soli due anni. Alla fine, tutti promossi meno uno, spiegano alla prefettura. Da domani poi, i risultati saranno visibili per i candidati sul sito del ministero degli Interni http://testitaliano.interno.it/
"Sono arrivata qui con il mio bambino perchè non avevo nessuno con cui lasciarlo a casa - racconta Minire Basco, candidata albanese che affronta il test insieme con il marito - e quindi l'ho portato con me a fare l'esame. Io faccio la casalinga e sono qui da appena 3 anni ma mio marito è in Italia dal 1998 e fa il muratore". Il marito di Minire Basco parla molto bene l'italiano e si dice d'accordo con l'idea di sottoporre gli immigrati ad un test per ottenere un permesso più lungo.
"Sarà un grande vantaggio - dice - non dover ogni anno rinnovare questo documento. Ogni volta impiegavamo un giorno intero per farlo". I candidati sono stati fatti accomodare ai loro posti dopo il controllo dei documenti. Affrontano alcune prove una prima di ascolto di un testo registrato e scrivere cosa hanno capito; dovranno poi rispondere ad alcune domande, dovranno scrivere un messaggio, una mail e dovranno poi abbinare delle immagini a un testo. La prova sarà superata se il candidato avrà ottenuto un risultato positivo almeno nell'80% del punteggio.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consiste l'esame di italiano messo a punto dall'Ufficio scolastico provinciale in base alle direttive del ministero. Stamattina per esempio è stato fatto ascoltare ai candidati questo dialogo: "Scusi signora, il treno regionale per Roma è già partito?". "No, vada allo sportello 5, vede non c'è fila". Gli esaminandi hanno a disposizione circa un minuto per leggere, due minuti per rispondere e mettere le crocette al quiz a risposta multipla.
Poi hanno ascoltato la seguente una telefonata: "Ciao, come stai? Ah, sei malata?" "Sì". "Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare?" "Vuoi che vada in farmacia?"
Dopo questa conversazione, i candidati hanno risposto ad alcune domande.
Altra prova: devi scrivere una lettera alla prefettura della tua città per chiedere la cittadinanza corredandola con giorno mese e anno, indirizzo, nazionalità. Bisogna anche chiedere orario di apertura degli sportelli e chiedere un appuntamento con 25-40 parole.
(17 gennaio 2011)
Fonte: La Repubblica Firenze