Dalla bibliografia scientifica dell’italiano mancava uno studio che illustrasse sotto vari punti di vista l’aspetto più concreto e affascinante di questa lingua: il lessico. In questo libro si parla dunque delle parole dell’italiano, della loro antica derivazione dal greco o dal latino, del loro imprestito da altre lingue, del loro mutare a seconda del mutare della storia, della società e della cultura italiana. Tali cambiamenti sono visibili nei suoni, nelle forme e in modo particolare nei contenuti delle parole, i significati.
Il sistema delle significazioni dell’italiano viene esaminato alla luce del metodo storico (Bréal 1904), da una parte, e della semantica componenziale, dall’altra (Chierchia 1997); se grazie al primo è possibile fornire l’ etimologia e ricostruire i mutamenti semantici di gran parte dei termini dell’italiano, in base alla seconda vengono spiegate le relazioni che intercorrono fra i lessemi, cioè fra le unità minime di significato che compongono la struttura del lessico.
Obiettivo principale del libro è di introdurre lo studente di LS allo sviluppo della competenza semantico-lessicale (CL), ovvero della capacità di usare la maggior quantità possibile di lessico italiano in maniera pertinente e secondo le modalità previste dal Quadro Comune Europeo per le Lingue. Con questa finalità e sulla scorta dei suggerimenti del lexical approach (Lewis 1992, 1997), si appunta l’esame su tre “percorsi” ispirati all’approccio naturale, comunicativo-culturale e contrastivo (Vygotskij 1934, Wittgenstein 1953, Galisson 1979, Lado 1957). Vengono inoltre presentate le duemila parole del vocabolario fondamentale (LIP 1993), divise per àmbiti situazionali e nozionali (scuola, famiglia, vita quotidiana, ecc.) secondo il Curricolo per l’italiano nei Licei greci (Minniti 2008). Infine, si esaminano le regole principali in base alle quali si procede alla formazione delle parole in italiano (Dardano 2009).
La lingua di cui si tratta nel saggio è l’italiano dell’ “uso medio” (Sabatini 1985) con le sue variazioni geografiche, i lessici speciali, le “frasi fatte”: insomma, l’italiano come da repertorio (Berruto 1987), e dunque ben diverso dall’italiano “didattico” di tanti manuali per stranieri. L’ottica comunicativa e variazionale nella quale si colloca la riflessione sul lessico è rafforzata poi da esempi di analisi contrastiva (dall’italiano, lo spagnolo e l’inglese), facendo particolare attenzione alle somiglianze apparenti fra una lingua e l’altra (Weinreich 1963), ovvero ai cosiddetti “falsi amici” che sono notoriamente dei veri e propri “nemici” della comunicazione e della traduzione interlinguistica.
Obiettivo del volume è offrire un ponte tra la ricerca e l’ambito d’uso delle parole. Esso si rivolge dunque non solo a chi è interessato alla ricerca linguistica, ma anche a insegnanti, di ogni ordine e grado scolastico, che possono trovarvi spunti di riflessione e suggerimenti per lo sviluppo della competenza lessicale in italiano.
Dalla presentazione del libro Le parole e i significati dell’ Italiano di DOMENICA MINNITI GONIAS, Leader Books, Atene 2010