Museo Antonio Pasqualino sabato 10 settembre ore 17.30
Tradizioni popolari: tra Sicilia e Tunisia
un protocollo per la tutela e la valorizzazione dei patrimoni
al Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino
sabato 10 settembre alle 17.30
un incontro con il Ministro della cultura, Ezzedine Bach Chaouech
e il Ministro del Commercio e del Turismo della Tunisia, Mehdi Haouas
Sabato
10 settembre alle ore 17.30, nell'ambito di un più ampio progetto di
interscambi culturali, il Museo internazionale delle marionette Antonio
Pasqualino di Palermo, ospita il Ministro della cultura, Ezzedine Bach
Chaouech e il Ministro del Commercio e del Turismo della Tunisia, Mehdi
Haouas.
Durante
l'incontro al quale partecipano Janne Vibaek, presidente dell'
Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e Rosario
Perricone, direttore del Museo Antonio Pasqualino, si firmerà un
protocollo di intesa per la coordinazione, lo sviluppo e la
valorizzazione della tradizioni popolari in Tunisia.
"Siamo
sempre molto interessati e aperti a questo tipo di relazioni - spiega
Rosario Perricone, direttore del Museo Pasqualino - confrontarsi,
dialogare, valorizzare non fa che tutelare lo straordinario patrimonio
delle tradizioni popolari nel mondo".
La
Sicilia e la Tunisia sono terre bellissime, sia per gli aspetti
naturali che per le affinità culturali, prettamente mediterranee, che le
accomunano alle nazioni mediterranee. Se osserviamo attentamente la
realtà odierna, ci si accorge che molte tradizioni tunisine sono simili a
quelle siciliane e viceversa. A meno della lingua (anche se il
siciliano è ricco di parole arabe ed il tunisino è ricco di parole
siciliane) e di alcuni aspetti religiosi, il sistema di vita e la
cultura di fondo dei Tunisini e del sud dell'Italia, in particolare la
Sicilia, si assomigliano molto e il mare è la comune "culla" in cui i
due popoli sono cresciuti e hanno sviluppato relazioni nei diversi
campi.
Da
sempre le attività e le finalità del Museo A. Pasqualino sono
contraddistinte dall'apertura e dalla conoscenza di altri territori
legati alle tradizioni popolari. Ed è in quest'ottica che la firma del
protocollo di intesa con la Tunisia si colloca come ennesimo tassello
di una più ampia politica interculturale. L'idea progettuale ha come
titolo "Sicilia-Tunisia, tradizioni e Opera dei pupi" e mira a formare
figure professionali di alto livello per la costruzione e la manovra dei
pupi.
La
presenza italiana in Tunisia ha lasciato numerose tracce, dalla
costruzione di strade ed edifici fino all'industria, commercio,
letteratura e finanche alla gastronomia. A Tunisi e Biserta vi sono
ancora oggi "quartieri siciliani" e numerosi italiani hanno scelto la
Tunisia come seconda terra d'elezione, per impiantare nuove attività
industriali o come meta turistica.
In
questi ultimi anni i rapporti economici e sociali hanno conosciuto uno
slancio dinamico e forte ed hanno aperto nuove e grandi prospettive, che
potranno consentire un nuovo sviluppo che ci permetteranno di mettere
queste relazioni in sintonia con la realtà del mondo attuale in profondo
cambiamento.
Tra
le molteplici forme di collaborazione tra la Tunisia e la Sicilia, la
valorizzazione in campo turistico-culturale dà senz'altro ampie
possibilità di cooperazione che possono consentire nel territorio di
accrescere lo sviluppo economico e sociale.