RETE
PRIMO MARZO – SCIOPERO DEGLI STRANIERI
A proposito di Cie
dichiarazione della Rete Primo Marzo
Dal suo esordio la rete “Primo Marzo” ha chiesto la
chiusura dei Cie considerando la loro esistenza inaccettabile sul piano umano e
incompatibile con lo stato di diritto: queste strutture limitano infatti la
libertà personale di donne e uomini migranti in nome di una violazione
puramente amministrativa e sono teatro di molteplici illegalità quotidiane.
Esse hanno dimostrato anche di essere incapaci di servire al loro scopo
dichiarato e spaventosamente costose.
Alla luce di questi dati obiettivi, la decisione di
prolungare fino a 18 mesi il periodo di trattenimento degli “ospiti” dei Cie –
che sono a tutti gli effetti dei reclusi - si palesa nella sua totale
irrazionalità e dimostra l’assenza di serie politiche migratorie in Italia.
Riproponendo costantemente la logica dell’emergenza il
governo tenta di recuperare consensi e colpisce, attraverso il razzismo
istituzionale, i quasi cinque milioni di migranti che vivono e lavorano in
Italia.
Inaccettabili appaiono anche le recenti
circolari che inibiscono ulteriormente agli operatori dell’informazione, agli
amministratori locali, alle associazioni di sostegno dei migranti, la
possibilità di accedere a detti luoghi per verificare cosa effettivamente
accada lì dentro.
Per tale ragione torniamo a chiedere
che i Cie vengano chiusi. Così hanno chiesto e chiedono milioni di cittadini da
decine di stati, richiesta contenuta nella “Carta Mondiale dei Migranti”,
elaborata a Gorée nel mese di febbraio 2011”.
“Sulla base delle situazioni vissute
dai migranti nel mondo, la nostra ambizione è di far valere il diritto per
tutti di circolare e stabilire liberamente la propria residenza sul nostro
pianeta e contribuire a costruire un mondo senza muri”.
Sosteniamo le iniziative di denuncia,
di ispezione e di mobilitazione civile intraprese da alcuni giornalisti e
dall'ASGI e prontamente raccolte dalla FNSI, dall’Ordine dei Giornalisti e da
un nutrito gruppo di parlamentari.
I comitati territoriali “Primo Marzo” si attiveranno
laddove saranno organizzate iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione
attorno a questo tema.