Report di Alberto e Stella dei Laici Comboniani del 30.03.2011
…e dopo l’ultima coperta possiamo andare a riposare!
Questo primo giorno a Lampedusa è stato pieno di incontri, di volti, di storie e tanta “vucciria”.
Il tempo sta cambiando e non si aspettano più sbarchi per la giornata di martedì perché come dicono i pescatori il vento di tramontana non permette una navigazione sicura su queste carrette del mare e quindi i migranti non rischiano e aspettano che il tempo migliori.
Quindi attualmente a Lampedusa siamo in 12 mila con una netta maggioranza di Tunisini che hanno riempito il paese.
L’ultimo sbarco è avvenuto alle 01:00 di martedì 29 marzo. Due barconi che trasportavano 190 tra eritrei e somali in cui erano presenti anche donne e bambini.
Aver accolto questi fratelli che hanno navigato per circa 17 ore scappando dalla Libia è stato il nostro battesimo sull’isola. Questa mattina ci siamo coordinati con il parroco e con i responsabili di caritas Italia per meglio impiegare le nostre forze e così ci siamo divisi in due squadre: una presso la casa fraternità dove sono “rinchiusi” i minori e una squadra alla Loran (ex base nato) dove mamme, uomini, bambini, sia eritrei che tunisini, sono “stipati”.
Abbiamo constatato che in entrambi i centri regna la più assoluta disorganizzazione, pasti che non arrivano, mancanza di prodotti per l’igiene e… perchè avviene così?
Le domande che ci poniamo sono tante su questa organizzazione e altrettante le risposte ma vogliamo ancora capire bene prima di dire la nostra.
Abbiamo diviso cibo, acqua vestiti coperte e anche panettoni… si proprio così, a Lampedusa il natale arriva anche a marzo.
Ma ci rendiamo conto che a Lampedusa non c’è un coordinamento degli sforzi di tante belle realtà come la parrocchia e Askavusa per fare due esempi perché la politica ha deciso di far pagare le proprie porcherie ai lampedusani e a Lampedusa! (figuriamoci dei migranti).
E che dire del lavoro dei lampedusani?
Semplicemente meraviglioso. Una popolazione abbandonata a se stessa dal governo Lombardo e dal governo Berlusconi, che ogni giorno con grande dignità e generosità fa di tutto per aiutare questi ragazzi che girano per l’isola.
La pazienza di questa gente è straordinaria, ci domandiamo quanti di noi sarebbero disposti a far entrare nelle proprie case perfetti sconosciuti che giungono da un altro continente per una doccia, un pasto caldo o semplicemente per dare una pacca sulle spalle di conforto.
E’ bello vedere tanta solidarietà, tanto amore nonostante le difficoltà di una popolazione veramente stanca di questa politica.
Ma purtroppo abbiamo constatato che anche la chiesa è assente e tutto è lasciato in mano alla diocesi di Agrigento, con a capo il suo vescovo, che si sta prodigando per aiutare la popolazione e i migranti senza lesinare risorse e mezzi.
Cominciamo dalla diocesi della nostra cara Palermo: assente
Passiamo alla Conferenza Episcopale Siciliana: assente
Ma anche a livello nazionale c’è una totale mancanza di attenzione e di considerazione cristiana.
Probabilmente come si suol dire il Vangelo non si legge dalla parte giusta!
Ma la cosa che ci ferisce profondamente è che il nostro istituto è assente; dove sono i missionari e le missionarie comboniane? Qui arriva l’Africa e noi come rispondiamo? (probabilmente dopo tante spinte arriveranno la prossima settimana).
E degli altri istituti non si vede neanche l’ombra è questo non è bello, no no!
Dovremmo prendere esempio da Pilla una volontaria della parrocchia che su una precisa domanda, ci ha risposto che fa tutto questo perché il Vangelo non si deve soltanto leggere e commentare ma soprattutto mettere in pratica: ero forestiero e mi avete ospitato!
E a proposito di ospitalità i lampedusani ospiteranno Silvio Berlusconi che avrà la faccia tosta di venire in quest’isola dopo essersi fatto le leggi ad personam approfittando della guerra in Libia e del problema Lampedusa per vedere con i suoi occhi come succede, ma qui siamo pronti all’ennesima barzelletta. Dirà che l’emergenza è finita, e poi su con titoloni nei suoi giornali e nelle sue tv e magari foto con gente che lo osanna. (vi assicuro che tutta la gente è contro certe scelte politiche come è ovvio, la gente di Lampedusa vuole vivere la propria terra e la propria storia fatta di ospitalità, altro che pacchetto sicurezza e respingimenti in mare).
Domani il via ad un’altra operazione razzista, saranno trasferiti la quasi totalità dei tunisini(che scappano dalla miseria e dalla guerra in Libia perchè molti lavoravano nel paese martoriato dalle bombe e dalla dittatura) nelle carceri a cielo aperto che sono le tendopoli che il governo ha creato in Puglia e nella nostra, sempre più depredata dal malaffare politico, Sicilia.
Questa per noi è un’esperienza che ci riempie di orgoglio perché stiamo accanto a persone che vivono la vita con amore e ci fa piacere condividere questo con i ragazzi del forum (Amalia, Giorgia e Luciano) che stanno lavorando in modo fantastico con Askavusa.
E’ mentre la notte avanza alcuni tunisini cercano riparo sotto il porticato della chiesa ancora aperta perché don Vincent aspetta gli ultimi giovani che vogliono lavarsi e magari avere un paio di scarpe o un pantalone migliore di quello che hanno.
Ed anche oggi a Lampedusa è trascorsa una giornata abbastanza serena mentre i giornali ed i telegiornali diranno invece di rivolte, di infezioni e di tanto terrore nell’isola vi possiamo assicurare che non c’è niente di tutto questo anzi (probabilmente non si dice in tv), oggi i tunisini hanno comprato alcune scope e ripulito la via Roma (via principale dell’isola) con piazze annesse porgendo le scuse ai lampedusani ed in genere a tutti i volontari.
Che gesto di grande dignità, che lezione per il sistema di potere che vuole far passare solo determinate notizie e falsità.
Ma noi siamo qui a Lampedusa anche per questo: controinformazione.
Buona Notte.
albertoystella laicicomboniani Palermo
Fonte: Kom-Pa.net