A Mineo peggiora la situazione dei richiedenti asilo
Si
sono concluse ieri sera le iniziative delle associazioni antirazziste
catanesi per la giornata mondiale del rifugiato. Nel pomeriggio, a
differenza degli altri 4 incontri interetnici, al nostro arrivo i
migranti erano pochi mentre massiccia era la presenza di carabinieri di
fronte all’ingresso del villaggio della “solidarietà”. In seguito alla
diffusione del volantino tradotto in varie lingue (diffuso anche nei
giorni scorsi) i richiedenti asilo si sono progressivamente avvicinati
formando all’inizio alcuni capannelli, dopo ci si è divisi in 2
assemblee fra francofoni ed anglofoni e per quasi 2 ore si è discusso
della situazione del megaCara di Mineo;
Ciò che è emerso:
- Nonostante
la manifestazione con blocco della statale del 6 giugno, la promessa di
aumentare l’esame delle domande (da 2 a 6 al giorno!) è stata
disattesa; la commissione lavora al rallentatore con interpreti che
ancora arrivano da Roma (nonostante la disponibilità d’interpreti di
madrelingua locali) e con criteri confusi (si rispetta l’ordine
cronologico di chi è arrivato prima in Italia e quindi si dà priorità a
chi proviene dagli altri Cara?); addirittura si impedisce l’accesso agli
avvocati per difendere i propri assistiti nel ricorso contro il rigetto.
- Si
continua ad impedire ai migranti di cucinare ciò che preferiscono nelle
singole case (si parla di pericoli d’incendio), a parte il fatto che le
singole villette sono dotate di barbecue pensiamo che si preferisca
dilapidare risorse pubbliche per imporre una mensa collettiva ed un
regime da caserma con interminabili file, tutti/e si lamentano della
pessima qualità del cibo (non pochi hanno disturbi) e se avessero un
minimo di contributo economico, con la metà di quando si spende per la
mensa, potrebbero cucinare i loro cibi tradizionali;
- all’interno
del Cara, con il pretesto che esso svolge anche funzioni di CDA (Centro
d’accoglienza), si agisce disattendendo entrambe le normative, ai
richiedenti viene concessa l’opportunità di comunicare con i propri cari
telefonando addirittura 3 minuti al mese;
- Alcune decine di
migranti provenienti da Lampedusa, da oltre un mese a Mineo, ancora non
hanno fatto domanda d’asilo; vi sono oltre 40 minori non accompagnati,
reclusi a Mineo poiché manca la possibilità d’accoglienza a Catania per
esaurimento di posti ( non si potrebbe favorire l’accoglienza nei paesi
del calatino con costi ben inferiori e meno segregazionisti del Vvillaggio degli Aranci?)
- I collegamenti con Mineo ed i paesi
del calatino sono inesistenti, non ci vuole molto a far aggiungere una
fermata ai bus di linea e/o organizzare alcuni bus navetta che
colleghino il villaggio con Mineo.
E’ evidente che chi gestisce il
megaCara considera i migranti come oggetti da controllare negando loro
la soggettività di persone che sono sopravvissute a guerre, violenze ed
hanno urgenza di costruirsi un futuro e di ricongiungersi con i propri
cari. Noi invece continueremo a batterci per la chiusura di questa
scellerata e disumana esperienza e per la moltiplicazione dei progetti
SPRAR e per nuove politiche di reale accoglienza.
Ct 20/6/2011 Rete Antirazzista Catanese
ULTIM'ORA > Nella giornata mondiale del rifugiato i richiedenti asilo di Mineo stanno manifestando di fronte al Villaggio degli Aranci e nella statale Catania-Gela, facciamo appello ai mezzi di comunicazione ad accendere i riflettori sulle quotidiane ingiustizie e violenze che subiscono i migranti.