IL PROGRAMMA
Domenica 5 giugno Via S. Nicolò all’Albergheria (Palermo)
dalle ore 17.00: conferma iscrizione squadre e sorteggio gironi
ore 18.00 inaugurazione Piazza Mediterraneo
ore 18.00 - Incontro-dibattito: Il Mediterraneo come bene comune ***
ore 20.00: “100 metri antirazzisti” cena in strada preparata dalle trattorie del quartiere Ballarò
ore 21.30: festa di presentazione e consegna dei calendari dei tornei
Giovedì 9 giugno Diamante Fondo Patti (Palermo)
dalle ore 15.00 alle ore 22.00: partite dei tornei
Venerdì 10 giugno Diamante Fondo Patti (Palermo)
dalle ore 15.00 alle ore 22.00: partite dei tornei
Sabato 11 giugno Diamante Fondo Patti (Palermo)
dalle ore 09.00 alle ore 13.00: partite dei tornei – categorie pulcini ed esordienti
dalle ore 15.00 alle ore 20.00: partite dei tornei
Sabato 11 giugno Piazza Casa Professa (Palermo)
ore 21.30: FESTA ANTIRAZZISTA
Domenica 12 giugno Diamante Fondo Patti (Palermo)
ore 17.30: finali del tornei.
A seguire PARATA DI STRADA fino alla Piazza dello Zen 2, dove si tireranno i RIGORI. Premiazione e Festa di Chiusura in quartiere.
Comitato Organizzatore Mediterraneo Antirazzista 2011
Per info, adesioni e ospitalità:
3207768569 - 3206254974
o scrivere a info@mediterraneoantirazzista.org
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Quest'anno più che mai ci sembra importante che anche un'iniziativa festosa come il Mediterraneo Antirazzista possa essere un'occasione per discutere ed approfondire ragionamenti sulla situazione attuale del mediterraneo. In questo senso diamo molta importanza al dibattito:
Mediterraneo Bene Comune
domenica 5 giugno - 18.30
via S. Niccolò all’Albergheria
Intervengono:
Giacomo Sferlazzo - Ass. Askavusa (Lampedusa)
Alberto Biondo - Forum Antirazzista Palermo
Francesca Di Pasquale - Ricercatrice indipendente
Carmela Dachille - Albergueri(ll)a
Neji Khachnaoui - Giornalista
Mila Pernice - Coordinamento italiano Freedom Flotilla
Rabih Bouallegue - blogger
Coordina: Totò Cavaleri Zeta Lab
L'invito alla discussione:
Il Mediterraneo è un bene comune perché è la sua storia a dirlo. Scambi, attraversamenti, contaminazioni e conflitti: la storia del Mediterraneo è la storia della forza produttrice del meticciamento.
Il Mediterraneo è un bene comune perché non esistono frontiere e sistemi securitari in grado di mettere a freno la libertà dei popoli. La domanda che resta aperta allora è quale prezzo dovremo continuare a pagare per agire questa libertà di movimento. Per quanto tempo dovremo ancora sopportare di vedere i naufragi, i respingimenti e la detenzione di migranti?
Il Mediterraneo è un bene comune oggi più che mai. Perché è tutt'altro che lo scacchiere in cui governanti e dittatori possono giocare indisturbati le loro partite. Le rivolte ed i conflitti degli ultimi mesi hanno dimostrato ancora una volta che il futuro di quest'area dipende innanzitutto dalla volontà dei popoli di decidere del proprio futuro.
Il Mediterraneo è un bene comune, e la Sicilia lo deve sapere bene. Perché altrimenti della sua storia si capirebbe ben poco. Perché non c'è sud e non c'è nord, ne’ centro e periferia quando l'attraversamento e la contaminazione sono inarrestabili.
Il Mediterraneo è un bene comune, allora, perché il suo futuro è aperto, e lo costruiamo ogni giorno nelle nostre piazze, nelle nostre città, superando le frontiere visibili e invisibili. Perché se il Mediterraneo è un bene comune allora deve essere lo spazio dei diritti e della libertà, lo spazio al tempo stesso delle differenze e dell'uguaglianza: il MEDITERRANEO ANTIRAZZISTA.