Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

venerdì 10 giugno 2011

Comunicato stampa: Colleggio difensivo tunisini CIE Andolfato, Santa Maria Capua Vetere

COMUNICATO STAMPA

COLLEGIO DIFENSIVO TUNISINI CIE ANDOLFATO

Dopo circa due mesi di udienze, ricorsi, esposti e denunce, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha posto sotto sequestro il lager Caserma Andolfato.

Non abbiamo ancora avuto la possibilità di leggere le specifiche motivazioni con le quali il PM Bottino ha giustificato il sequestro ma certamente sono state riconosciute le ragioni della battaglia legale e umanitaria portata avanti da tutte le associazioni e i movimenti antirazzisti della Campania.

Sin dall’inizio, infatti, abbiamo denunciato lo stato di inadeguatezza della tendopoli, sorta da un giorno all’altro all’interno di una caserma militare, le condizioni inumane e degradanti in cui hanno vissuto i ragazzi tunisini per oltre 50 giorni, le illegittime violazioni dei diritti minimi fondamentali e la sistematica lesione del diritto di difesa.

Domani depositeremo un esposto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, corredata, tra l’altro, di foto e video che rappresentano le tende di plastica bucate dai proiettili dei lacrimogeni, al fine di accertare l’origine e la dinamica dell’incendio, che saranno agevolmente verificate attraverso una perizia alla quale cercheremo di partecipare con i nostri tecnici. Dubbi sono sorti anche in relazione ai tempi e ai modi dell’intervento per domare l’incendio, tenuto conto che all’interno della Caserma soggiornavano mezzi dei Vigili del Fuoco che sarebbero potuti intervenire alle prime scintille e non dopo più di un’ora allorquando più della metà delle tende erano già distrutte dall’incendio e gran parte dei ragazzi intossicati.

Ma al di là delle specifiche responsabilità, l’incendio divampato nel campo conferma, senza alcuna possibilità di smentita, l’estrema pericolosità e la totale inadeguatezza del luogo in cui da un giorno all’altro è stato istituito il centro per il trattenimento coatto di centinaia di migranti.

Il sequestro del lager, però, non risolve la questione principale: che ne sarà dei ragazzi tunisini? Oggi abbiamo avuto conferma che sono stati trasferiti nei CARA di Foggia e Crotone, centri di accoglienza anch’essi non strutturati per una detenzione coatta.

Nei prossimi giorni saranno depositati i ricorsi in Cassazione contro i provvedimenti del giudice di Pace di Santa Maria Capua Vetere che ha convalidato l’illegittimo trattenimento, i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo per il trattamento inumano e degradante e quelli avverso i dinieghi del riconoscimento della Protezione Internazionale emessi dalla Commissione di Caserta che ha rigettato tutti le richiesta (tranne una) e contro la quale sarà presentata un’esposto per omissione d’atti d’ufficio oltre che una segnalazione alla Commissione Nazionale per il Diritto d’Asilo.

In attesa degli ulteriori sviluppi, giudiziari e non, confidiamo nel sostegno di tutti quanti hanno lottato per la liberazione dei migranti illegittimamente trattenuti, affinchè si riaffermi lo stato di diritto contro le logiche dello stato di polizia e il ricorso a misure emergenziali che violano sistematicamente i diritti minimi fondamentali.



Studio legale Valle
Avv. Cristian Valle
Avv. Antonio Coppola
Avv. Francesca Viviani
Avv. Eliana Accetta