Un esame di lingua italiana sarà necessario dal 9 dicembre 2010 per tutti gli stranieri che vogliono ottenere un permesso di soggiorno CE – la carta di soggiorno insomma – utile a rimanere in Italia a tempo indeterminato. Per superare il test e ottenere il documento, i cittadini stranieri dovranno arrivare all’80% delle risposte esatte: solo così chi non è madrelingua dimostrerà di capire le espressioni che gli italiani usano più di frequente in situazioni abituali.
Il criterio di valutazione si riferisce allo standard europeo di conoscenza linguistica A2: in sostanza un livello base, frasi ed espressioni che si usano al supermercato, all’ufficio postale, al bar. “Buongiorno, grazie, panino” tanto per capirsi.
Avere tra le mani la carta di soggiorno senza vincoli di tempo, però, non è semplice. Oltre alle capacità linguistiche, infatti, il candidato dovrà dimostrare di avere un permesso di soggiorno valido di lunga durata e di essere regolarmente in Italia da cinque anni. Solo con questi requisiti si potrà inviare la richiesta alla Prefettura competente, che dovrà rispondere entro 60 giorni indicando ora, giorno e luogo della prova.
Nessun problema, invece, per gli stranieri che hanno ottenuto un certificato di conoscenza linguistica da uno degli enti riconosciuti dai ministeri degli Esteri o dell’Istruzione: per loro niente prova. Stesso discorso anche per chi ha gravi problemi di apprendimento linguistico, certificati da un medico, per chi si è diplomato in una scuola media o superiore italiana, per gli studenti di un master o di un dottorato, per i figli di immigrati con meno di 14 anni e per i traduttori, gli interpreti, i dirigenti, i professori universitari e i giornalisti di testate straniere in Italia.
di LS (16 giugno 2010)
Fonte: Mixa, gli italiani nuovi