Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

venerdì 12 febbraio 2010

Palermo, un immobile confiscato ospiterà lo sportello provinciale per l’immigrazione e i diritti umani

Il prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone ha comunicato ufficialmente alla Provincia di Palermo l’avvenuta assegnazione dell’immobile confiscato alla mafia. La richiesta era stata fatta dallo stesso presidente della provincia

PALERMO – Un immobile appartenuto alla mafia diventerà presto uno sportello utile per assistere e rispondere ai bisogni degli immigrati presenti nella città di Palermo.

Il Prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone ha comunicato ufficialmente alla Provincia di Palermo l’avvenuta assegnazione dell’immobile confiscato alla mafia ubicato in via Rosina Anselmi, 18 nella zona di “Mezzomonreale”.

La richiesta dei locali per ospitarvi lo sportello provinciale per l’immigrazione e i diritti umani era stata fatta dal .presidente della Provincia, Giovanni Avanti, attraverso l’assessorato alla Legalità, guidato dal vicepresidente, Pietro Aloni.

“E’ sempre un evento significativo – sottolinea il presidente Avanti – la restituzione alla collettività di un bene sottratto alla criminalità mafiosa. Da un lato, infatti, si tolgono risorse economiche, acquisite in modo illecito, alla mafia, dall’altro si restituiscono questi beni ai cittadini. L’avvenuta assegnazione del bene premia anche le finalità particolarmente importanti per le quali il nostro ente aveva chiesto l’acquisizione della struttura”.

“Nei locali di via Anselmi – aggiunge l’assessore Alongi – apriremo una struttura strategica per il nostro territorio, uno sportello che si occuperà degli immigrati e dei loro diritti, ma anche dei diritti di tutti i soggetti svantaggiati. I fatti di cronaca di questi mesi, infatti, dimostrano quanto sia importante che tutte le istituzioni lavorino concretamente per favorire l’integrazione fra italiani e stranieri e quanto sia cruciale, anche nella lotta contro l’illegalità, la salvaguardia dei diritti di tutti, italiani ed extracomunitari. Condurre questa operazione in un bene confiscato proprio alla mafia assume un ulteriore significato positivo”. (set)

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