Noi, riuniti a Berlino per l’Assemblea Preparatoria del 6° Forum Sociale Europeo (che si svolgerà a Istanbul dal 30 giugno al 4 luglio 2010) il 29 gennaio nella Rete Europea Educazione, sosteniamo l'iniziativa dei migranti "Primo Marzo 2010: 24 ore senza di noi" per il diritto al libero movimento e contro lo sfruttamento e il razzismo; iniziativa partita dalla Francia e dall'Italia, dalla Grecia e dalla Spagna e che speriamo si estenda a molti altri paesi europei.
L'iniziativa ha l'obiettivo di provare che la società multiculturale è una realtà che non verrà cancellata da allarmismi mediatici o leggi repressive, e che noi dobbiamo batterci affinchè uguali diritti, uguale libertà e uguale dignità siano garantiti per tutti a prescindere da genere, etnia o provenienza.
Studenti con una storia di migrazione sono attualmente presenti in Europa a tutti i livelli scolastici e noi vogliamo sostenere come lavoratori del settore Educazione l'iniziativa del 1° Marzo lanciando l'idea di organizzare nella stessa data, in tutte le scuole ed Università europee, attività incentrate sull'argomento della migrazione, in una giornata di didattica alternativa.
Facciamo appello a insegnanti, lettori, studenti e a tutti coloro che sono coinvolti nella scuola e nell'Università perchè nella giornata del Primo Marzo organizzino attività educative di vario tipo (visione di documentari e film, percorsi di intercultura, di storia e critica del razzismo, di approfondimento della storia della colonizzazione e dello sfruttamento del lavoro migrante, discussione, ascolto di musica etnica, pittura, ricerca, produzione di qualsiasi tipo di materiale attinente in maniera figurativa e narrativa) focalizzate sull'idea della libertà di movimento per tutti/e; sul valore delle differenze di cultura, etnia, genere e lingua; sul diritto all'istruzione per tutti i bambini e bambine, ragazzi e ragazze, in tutto il mondo e qualsiasi sia la loro provenienza.
Noi, impegnati nella Rete Europea Educazione, raccoglieremo le vostre idee e qualsiasi informazione vogliate inviarci su ciò che state progettando di fare, nella scuola e nell’Università, per mostrare il vostro sostegno a tutti i migranti in Europa per il 1° Marzo.
Vi chiediamo di inviarci una email a
education.esf@lists.riseup.net
L'iniziativa ha l'obiettivo di provare che la società multiculturale è una realtà che non verrà cancellata da allarmismi mediatici o leggi repressive, e che noi dobbiamo batterci affinchè uguali diritti, uguale libertà e uguale dignità siano garantiti per tutti a prescindere da genere, etnia o provenienza.
Studenti con una storia di migrazione sono attualmente presenti in Europa a tutti i livelli scolastici e noi vogliamo sostenere come lavoratori del settore Educazione l'iniziativa del 1° Marzo lanciando l'idea di organizzare nella stessa data, in tutte le scuole ed Università europee, attività incentrate sull'argomento della migrazione, in una giornata di didattica alternativa.
Facciamo appello a insegnanti, lettori, studenti e a tutti coloro che sono coinvolti nella scuola e nell'Università perchè nella giornata del Primo Marzo organizzino attività educative di vario tipo (visione di documentari e film, percorsi di intercultura, di storia e critica del razzismo, di approfondimento della storia della colonizzazione e dello sfruttamento del lavoro migrante, discussione, ascolto di musica etnica, pittura, ricerca, produzione di qualsiasi tipo di materiale attinente in maniera figurativa e narrativa) focalizzate sull'idea della libertà di movimento per tutti/e; sul valore delle differenze di cultura, etnia, genere e lingua; sul diritto all'istruzione per tutti i bambini e bambine, ragazzi e ragazze, in tutto il mondo e qualsiasi sia la loro provenienza.
Noi, impegnati nella Rete Europea Educazione, raccoglieremo le vostre idee e qualsiasi informazione vogliate inviarci su ciò che state progettando di fare, nella scuola e nell’Università, per mostrare il vostro sostegno a tutti i migranti in Europa per il 1° Marzo.
Vi chiediamo di inviarci una email a
education.esf@lists.riseup.net
con una breve presentazione dell'attività che intendete svolgere se avete intenzione di lavorare a quest'idea nella vostra scuola/Università/corso.
Un'altra educazione è possibile!
European Education Network
Un'altra educazione è possibile!
European Education Network
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Appello per una didattica alternativa il Primo Marzo
ad insegnanti, operatori scolastici e studenti
per partecipare con percorsi di didattica alternativa
alla giornata di lotta dei migranti il Primo Marzo
Siamo insegnanti e operatori del mondo della scuola. Viviamo e insegniamo in Italia in anni in cui il rispetto per i migranti come persone subisce quotidianamente attacchi violentissimi.
Non solo da parti consistenti di una società in cui si è diffuso a livelli allarmanti un razzismo e un’intolleranza esplosivi, ma addirittura dalle istituzioni, che hanno proceduto negli ultimi anni a politiche sempre più discriminanti e vessatorie nei confronti dei migranti fino ad arrivare alla recente approvazione della legge razzista sul reato penale di clandestinità.
Nella scuola al progetto di istituire classi ghetto per i migranti ha fatto seguito l’introduzione del tetto razzista del 30% di alunni stranieri in ogni classe.
In queste condizioni, il riconoscimento del carattere meticcio di ogni società e del valore positivo attribuito all’incontro tra culture rischia di essere schiacciato dalla logica della gerarchizzazione razzista delle culture e dello sfruttamento dei migranti considerati unicamente come forza lavoro.
Noi, nel nostro lavoro educativo, siamo invece sempre partiti dal principio e dalla rivendicazione dell’uguaglianza dei diritti, dal riconoscimento delle culture, dal diritto alla libertà di movimento delle persone. Per questo, nel quadro delle decisioni prese a Berlino nei giorni scorsi dalla Rete Europea Educazione (il cui appello europeo accompagnerà questo nostro italiano), sosteniamo l’iniziativa, partita dalla Francia e raccolta da Italia, Grecia, Spagna e altri paesi europei “Primo Marzo 2010: 24 ore senza di noi” per il diritto al libero movimento e alla pari dignità e contro lo sfruttamento e il razzismo.
Il Primo Marzo renderemo concreto questo nostro sostegno intervenendo nel nostro lavoro, nella didattica, modificando i curricoli delle nostre materie di insegnamento. Presenteremo ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze espliciti percorsi di intercultura, di storia e critica del razzismo, di approfondimento della storia della colonizzazione e dello sfruttamento del lavoro migrante, di geografia economica, ascolto di musica etnica, pittura, ricerca, produzione di qualsiasi tipo di materiale attinente in maniera figurativa e narrativa. Sottolineeremo nelle materie curricolari gli elementi che possano rafforzare percorsi di riconoscimento dell’Altro come persona, come lavoratore e lavoratrice, come studente e studentessa dotati di eguali diritti. Dichiareremo pubblicamente la nostra scelta e renderemo in questo modo tangibile il nostro impegno al fianco e insieme ai migranti in lotta.
COBAS – Comitati di Base della Scuola
CESP - Centro studi per la scuola pubblica
ad insegnanti, operatori scolastici e studenti
per partecipare con percorsi di didattica alternativa
alla giornata di lotta dei migranti il Primo Marzo
Siamo insegnanti e operatori del mondo della scuola. Viviamo e insegniamo in Italia in anni in cui il rispetto per i migranti come persone subisce quotidianamente attacchi violentissimi.
Non solo da parti consistenti di una società in cui si è diffuso a livelli allarmanti un razzismo e un’intolleranza esplosivi, ma addirittura dalle istituzioni, che hanno proceduto negli ultimi anni a politiche sempre più discriminanti e vessatorie nei confronti dei migranti fino ad arrivare alla recente approvazione della legge razzista sul reato penale di clandestinità.
Nella scuola al progetto di istituire classi ghetto per i migranti ha fatto seguito l’introduzione del tetto razzista del 30% di alunni stranieri in ogni classe.
In queste condizioni, il riconoscimento del carattere meticcio di ogni società e del valore positivo attribuito all’incontro tra culture rischia di essere schiacciato dalla logica della gerarchizzazione razzista delle culture e dello sfruttamento dei migranti considerati unicamente come forza lavoro.
Noi, nel nostro lavoro educativo, siamo invece sempre partiti dal principio e dalla rivendicazione dell’uguaglianza dei diritti, dal riconoscimento delle culture, dal diritto alla libertà di movimento delle persone. Per questo, nel quadro delle decisioni prese a Berlino nei giorni scorsi dalla Rete Europea Educazione (il cui appello europeo accompagnerà questo nostro italiano), sosteniamo l’iniziativa, partita dalla Francia e raccolta da Italia, Grecia, Spagna e altri paesi europei “Primo Marzo 2010: 24 ore senza di noi” per il diritto al libero movimento e alla pari dignità e contro lo sfruttamento e il razzismo.
Il Primo Marzo renderemo concreto questo nostro sostegno intervenendo nel nostro lavoro, nella didattica, modificando i curricoli delle nostre materie di insegnamento. Presenteremo ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze espliciti percorsi di intercultura, di storia e critica del razzismo, di approfondimento della storia della colonizzazione e dello sfruttamento del lavoro migrante, di geografia economica, ascolto di musica etnica, pittura, ricerca, produzione di qualsiasi tipo di materiale attinente in maniera figurativa e narrativa. Sottolineeremo nelle materie curricolari gli elementi che possano rafforzare percorsi di riconoscimento dell’Altro come persona, come lavoratore e lavoratrice, come studente e studentessa dotati di eguali diritti. Dichiareremo pubblicamente la nostra scelta e renderemo in questo modo tangibile il nostro impegno al fianco e insieme ai migranti in lotta.
COBAS – Comitati di Base della Scuola
CESP - Centro studi per la scuola pubblica