Oggi si è consumato l'ennesimo, gravissimo danno alla democrazia partecipata, da parte delle istituzioni preposte alla salvaguardia delle democrazia stessa.
Il Laboratorio Zeta di Palermo, da 10 anni simbolo concreto di lavoro sociale di base, punto di incontro della società civile, sede di corsi, incontri, seminari, manifestazioni artistiche, da anni alloggio unico possibile - data la latitanza delle amministrazioni - per decine di immmigrati richiedenti asilo, è stato sgomberato con la forza.
In queste ore si svolge un'assemblea cittadina permanente, in via Boito 7, davanti ai locali dello Zetalab, ormai ex.
Per i particolari del momento, si può leggere come prima approssimazione l'articolo:
http://palermo.repubblica.it/dettaglio/Sgomberato-il-Laboratorio-Zetafuori-trenta-rifugiati-del-Darfur/1833667
ma i fatti sono riportati in tempo reale da numerosi blog locali e nazionali, nonché da vari gruppi su Facebook, tra cui "ZETALAB NON SI TOCCA".
Per chi crede che la democrazia in Italia vada difesa ormai - con mezzi pacifici e nonviolenti - palmo a palmo su tutti i terreni (sociale, politico, culturale, pegagogico etc), sostenere lo Zetalab è fondamentale.
Anche fare un semplice atto di presenza con il cuore, iscriversi al gruppo, mandare un messaggio di solidarietà, in mancanza d'altro è un fatto importante.
Uno dei siti più vicini allo Zetalab - per accedere a notizie in tempo reale - è kom-pa "osservatorio transmediale nella città in mutazione"
http://www.kom-pa.net/