Ai comitati territoriali Primo Marzo
All' associazione Giù le Frontiere per un mondo senza muri
Alle realtà associative operanti nell’ambito dell’immigrazione
Alla rete seconde generazioni
Alla rete antirazzista
Domenica 15 gennaio 2012 a Firenze
presso la sede dei Missionari Comboniani in via G. Aldini, 2
ore 10.00 – 16.00
giornata di discussione e confronto APERTA A TUTTI
per lanciare insieme la terza edizione di
UNA GIORNATA SENZA DI NOI - PRIMO MARZO 2012
e individuare le parole d'ordine che la caratterizzeranno.
PER DISCUTERE, DIALOGARE , PROPORRE E UNIRE LE NOSTRE IDEE SULL'IMMIGRAZIONE. AGIRE CONTRO OGNI FORMA DI RAZZISMO PER I DIRITTI DI TUTTI E DI TUTTE.
Per la rete Primo Marzo
Cecile Kashetu - portavoce
Avviso importante
E’ gradito un cenno di riscontro da parte delle realtà associative che intendano partecipare. Per coloro che provengono da lontano, possibilità di pernottamento presso la casa dei comboniani: 25 euro la notte (cena e colazione). E' richiesta una conferma almeno 3 giorni prima. Contributo al pranzo 5 euro.
Per info e adesioni: primomarzo2010comitati@gmail.com
----- Massima diffusione -----
Alcune settimane fa in
seguito ad incontri sul territorio è stato elaborato un documento (che alleghiamo di seguito) che
potrebbe essere un punto di partenza per la riflessione di domenica 15 gennaio. L'assemblea essendo aperta
a tutte le realtà saranno ben accette altre proposte per
l'elaborazione di una piattaforma politica comune.
LA DATA
La data del 1° marzo rappresenta un appuntamento ineludibile, non solo per comunicare le idee e la piattaforma politica della Rete, ma anche perché è entrata nella coscienza di tante persone e realtà associative. Tuttavia, una data acquisisce importanza nel tempo soprattutto in virtù dei contenuti e delle azioni che ad essa si collegano. La giornata del Primo Marzo ha un’indiscutibile rilevanza mediatica, ma rappresenta soprattutto l'occasione per ampliare e approfondire la visione dei fenomeni migratori e delle loro implicazioni nel mondo attuale, in particolare nel contesto italiano e europeo. In maniera del tutto naturale, la questione dei diritti dei migranti conduce alla questione dei diritti di tutti, come abbiamo spesso evidenziato sin dalla nascita della Rete.
La data del 1° marzo rappresenta un appuntamento ineludibile, non solo per comunicare le idee e la piattaforma politica della Rete, ma anche perché è entrata nella coscienza di tante persone e realtà associative. Tuttavia, una data acquisisce importanza nel tempo soprattutto in virtù dei contenuti e delle azioni che ad essa si collegano. La giornata del Primo Marzo ha un’indiscutibile rilevanza mediatica, ma rappresenta soprattutto l'occasione per ampliare e approfondire la visione dei fenomeni migratori e delle loro implicazioni nel mondo attuale, in particolare nel contesto italiano e europeo. In maniera del tutto naturale, la questione dei diritti dei migranti conduce alla questione dei diritti di tutti, come abbiamo spesso evidenziato sin dalla nascita della Rete.
QUALITÀ DEL LAVORO, SCIOPERO E METICCIATO
La particolarità della Rete Primo Marzo è stata e rimane quella di far emergere questioni e tematiche altrimenti misconosciute o relegate in ambiti associativi ristretti o di carattere puramente istituzionale. Tra queste:
- la qualità del lavoro del migrante, tema che ha caratterizzato il Primo Marzo 2011, in collegamento con altri movimenti e in relazione ad altri temi ed ambiti di lotta, come quello della precarietà;
- lo sciopero come diritto delle persone e non come patrimonio esclusivo delle organizzazioni sindacali;
- il meticciato, che ha da sempre caratterizzato tutte le nostre azioni.
Il cuore della discussione è stato sempre e deve continuare ad essere la condizione dei migranti. Il fatto di solidarizzare con i migranti nella crisi è un modo di poterne uscire insieme. In altre parole, "associarsi" non è una questione di mera "identificazione" nella condizione del migrante, ma piuttosto di vivere insieme gli stessi problemi e insieme individuare le soluzioni.
La particolarità della Rete Primo Marzo è stata e rimane quella di far emergere questioni e tematiche altrimenti misconosciute o relegate in ambiti associativi ristretti o di carattere puramente istituzionale. Tra queste:
- la qualità del lavoro del migrante, tema che ha caratterizzato il Primo Marzo 2011, in collegamento con altri movimenti e in relazione ad altri temi ed ambiti di lotta, come quello della precarietà;
- lo sciopero come diritto delle persone e non come patrimonio esclusivo delle organizzazioni sindacali;
- il meticciato, che ha da sempre caratterizzato tutte le nostre azioni.
Il cuore della discussione è stato sempre e deve continuare ad essere la condizione dei migranti. Il fatto di solidarizzare con i migranti nella crisi è un modo di poterne uscire insieme. In altre parole, "associarsi" non è una questione di mera "identificazione" nella condizione del migrante, ma piuttosto di vivere insieme gli stessi problemi e insieme individuare le soluzioni.
ATTUALITÀ E INTERNAZIONALIZZAZIONE
Il Primo Marzo, sia in quanto data sia in quanto Rete, non è mai stato vissuto soltanto come realtà genericamente antirazzista. D'altra parte, il fatto di sostenere e promuovere altre iniziative - come la Giornata di azione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, rifugiati e sfollati del prossimo 18 dicembre 2011 - rappresenta la possibilità di "attraversare" pienamente la nostra epoca ed è quindi un fatto positivo.
La Rete Primo Marzo, nata da un'iniziativa internazionale come lo Sciopero degli stranieri - 24 ore senza di noi, ha ulteriormente allargato il proprio raggio d'azione a livello internazionale, grazie all'iniziativa della Carta Mondiale dei Migranti. Non a caso, il 19 novembre scorso, in occasione di una Tavola rotonda di presentazione della Carta a cui hanno preso parte i referenti di Marocco, Sénégal e Mali, la
nostra portavoce, Cécile Kyenge, è stata invitata ad illustrare la situazione italiana. Il 22 ottobre 2011, con il lancio della campagna europea contro i Centri di detenzione, la Rete Primo Marzo è stata riconosciuta come il punto di riferimento italiano per la nuova campagna, che prendendo spunto dalla mobilitazione del 25 luglio LasciateCIEntrare, si concluderà alla fine del mese di marzo con una settimana di mobilitazione in tutta Europa per informare, sensibilizzare e consentire l’accesso ai diversi Centri di identificazione ed espulsione, con l’eventuale sostegno di parlamentari regionali, nazionali ed europei.
Anche inseriti in una dimensione internazionale, tuttavia, non perdiamo d'occhio la specificità del nostro Movimento: il Primo Marzo ha dato voce, attraverso quello che chiamiamo meticciato, alla questione del lavoro in generale e del lavoro migrante in particolare. La questione dello sciopero resta centrale e va perseguita con maggiore energia.
Il Primo Marzo, sia in quanto data sia in quanto Rete, non è mai stato vissuto soltanto come realtà genericamente antirazzista. D'altra parte, il fatto di sostenere e promuovere altre iniziative - come la Giornata di azione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, rifugiati e sfollati del prossimo 18 dicembre 2011 - rappresenta la possibilità di "attraversare" pienamente la nostra epoca ed è quindi un fatto positivo.
La Rete Primo Marzo, nata da un'iniziativa internazionale come lo Sciopero degli stranieri - 24 ore senza di noi, ha ulteriormente allargato il proprio raggio d'azione a livello internazionale, grazie all'iniziativa della Carta Mondiale dei Migranti. Non a caso, il 19 novembre scorso, in occasione di una Tavola rotonda di presentazione della Carta a cui hanno preso parte i referenti di Marocco, Sénégal e Mali, la
nostra portavoce, Cécile Kyenge, è stata invitata ad illustrare la situazione italiana. Il 22 ottobre 2011, con il lancio della campagna europea contro i Centri di detenzione, la Rete Primo Marzo è stata riconosciuta come il punto di riferimento italiano per la nuova campagna, che prendendo spunto dalla mobilitazione del 25 luglio LasciateCIEntrare, si concluderà alla fine del mese di marzo con una settimana di mobilitazione in tutta Europa per informare, sensibilizzare e consentire l’accesso ai diversi Centri di identificazione ed espulsione, con l’eventuale sostegno di parlamentari regionali, nazionali ed europei.
Anche inseriti in una dimensione internazionale, tuttavia, non perdiamo d'occhio la specificità del nostro Movimento: il Primo Marzo ha dato voce, attraverso quello che chiamiamo meticciato, alla questione del lavoro in generale e del lavoro migrante in particolare. La questione dello sciopero resta centrale e va perseguita con maggiore energia.
METODOLOGIA DI LAVORO
La questione della metodologia di lavoro è un punto centrale che la Rete si propone di prendere in particolare considerazione. In tutte le fasi che prevedono un contatto con le persone non ancora sensibilizzate ai temi proposti, verrà posta una cura particolare nella ricerca di linguaggi adeguati ad una loro maggiore comprensione ed accettazione. Si potrà perciò considerare la possibilità di introdurre elementi artistici nelle modalità di comunicazione, prendendo in considerazione ad esempio il linguaggio teatrale ed altre strategie di comunicazione, come la traduzione di contenuti salienti in lingue diverse dall'italiano, che possano renderli più accessibili a un pubblico più largo e vario.
La questione della metodologia di lavoro è un punto centrale che la Rete si propone di prendere in particolare considerazione. In tutte le fasi che prevedono un contatto con le persone non ancora sensibilizzate ai temi proposti, verrà posta una cura particolare nella ricerca di linguaggi adeguati ad una loro maggiore comprensione ed accettazione. Si potrà perciò considerare la possibilità di introdurre elementi artistici nelle modalità di comunicazione, prendendo in considerazione ad esempio il linguaggio teatrale ed altre strategie di comunicazione, come la traduzione di contenuti salienti in lingue diverse dall'italiano, che possano renderli più accessibili a un pubblico più largo e vario.
SCENARI POSSIBILI
Fatte salve l’importanza e l'inderogabilità soprattutto della data del 1° marzo, e la convinzione che la questione della migrazione è centrale e prioritaria, bisognerà tuttavia tener presente, in tutte le scelte di percorsi, scadenze, metodi e forme di comunicazione, che la maggior parte della popolazione mondiale è concretamente e psicologicamente assorbita dalla crisi, sia nei suoi aspetti veritieri che in quelli presunti, e che essa è oggi potenzialmente più disattenta rispetto a temi che non la "toccano direttamente". Occorrerà dunque adeguare le proprie scelte pratiche anche alla luce di tale assunto e della ulteriore consapevolezza che dalla disattenzione si può facilmente passare a forme ancora più gravi di intolleranza, esclusione e razzismo.
Fatte salve l’importanza e l'inderogabilità soprattutto della data del 1° marzo, e la convinzione che la questione della migrazione è centrale e prioritaria, bisognerà tuttavia tener presente, in tutte le scelte di percorsi, scadenze, metodi e forme di comunicazione, che la maggior parte della popolazione mondiale è concretamente e psicologicamente assorbita dalla crisi, sia nei suoi aspetti veritieri che in quelli presunti, e che essa è oggi potenzialmente più disattenta rispetto a temi che non la "toccano direttamente". Occorrerà dunque adeguare le proprie scelte pratiche anche alla luce di tale assunto e della ulteriore consapevolezza che dalla disattenzione si può facilmente passare a forme ancora più gravi di intolleranza, esclusione e razzismo.
FUTURO PROSSIMO
La Rete si propone di organizzare nella seconda metà di gennaio un'Assemblea Nazionale dei Migranti aperta a tutti, allo scopo di elaborare una piattaforma politica comune di ampio respiro. Le parole chiave che porteremo avanti nel corso del prossimo Sciopero degli Stranieri del 1° Marzo 2012 e per tutto il 2012 emergeranno anche da questa assemblea.
Ferma restando l'importanza di mantenere uno stretto rapporto tra il tema della precarietà del mondo del lavoro in generale e la precarietà dei migranti, occorre tenere ben presente anche le specificità della condizione migrante, e in particolare la sua estrema ricattabilità. Vanno pertanto evitate forme di protesta che, in base al principio del "non aver nulla da perdere", possano esporre i lavoratori migranti a gravi conseguenze penali e/o amministrative.
La Rete si propone di organizzare nella seconda metà di gennaio un'Assemblea Nazionale dei Migranti aperta a tutti, allo scopo di elaborare una piattaforma politica comune di ampio respiro. Le parole chiave che porteremo avanti nel corso del prossimo Sciopero degli Stranieri del 1° Marzo 2012 e per tutto il 2012 emergeranno anche da questa assemblea.
Ferma restando l'importanza di mantenere uno stretto rapporto tra il tema della precarietà del mondo del lavoro in generale e la precarietà dei migranti, occorre tenere ben presente anche le specificità della condizione migrante, e in particolare la sua estrema ricattabilità. Vanno pertanto evitate forme di protesta che, in base al principio del "non aver nulla da perdere", possano esporre i lavoratori migranti a gravi conseguenze penali e/o amministrative.
http://primomarzo2010.blogspot.com/
http://www.facebook.com/pages/Primo-Marzo-2011-Sciopero-degli-stranieri/127593393957894
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