COMUNE DI PALERMO
Settore Servizi socioassistenziali
Centro Studi e documentazione sulle migrazioni
Il decreto flussi 2010 sta per essere emanato. Mancano gli ultimi passaggi burocratici tra il ministero dell'Interno e quello del Lavoro, ma l'iter di stesura del testo è ormai in dirittura d'arrivo. Le quote d'ingresso dovrebbero riguardare 105mila lavoratori domestici (ossia colf e badanti) e 45mila lavoratori provenienti da paesi "riservatari" che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione con l'Italia in materia migratoria (per impieghi domestici o di altri settori produttivi). Un decreto flussi da 150mila posti, oltre ai circa 80mila stagionali.
Ad aprire le porte al nuovo decreto flussi è stato il "milleproroghe" che, con l'articolo 10-ter, ha stabilito che «in caso di mancata pubblicazione del decreto flussi annuale, il presidente del consiglio può provvedere in via transitoria, con proprio decreto, nel limite delle quote fissate dall'ultimo decreto emanato». Il nuovo testo deve quindi obbligatoriamente ricalcare l'ultimo decreto (quello del 2008), visto che manca la programmazione triennale, scaduta nel 2009 e non ancora rinnovata.
Le istanze che arriveranno per via telematica, però, andranno ad aumentare la mole di lavoro degli sportelli unici delle prefetture, ancora alle prese con la procedura di emersione per i lavoratori domestici avviata a settembre del 2009. Al momento, infatti, solo una badante su quattro è stata chiamata per firmare insieme al proprio datore di lavoro il contratto.
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Progetto Osservatorio Giuridico Legislativo sulle Migrazioni
martedì 16 marzo 2010
Il decreto flussi 2010 sta per essere emanato
Pubblicato da
Tindara Ignazzitto
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