Tre corti sui centri di identificazione ed espulsione
di Alexandra D'Onofrio
prodotto da Fortress Europe
Un bambino di cinque anni che si ostina a
 chiedere alla mamma dov'è finito papà e perché non torna più a casa. Le
 mani di un ragazzo innamorato che tremano scosse dalla rabbia in una 
gabbia, un attimo prima della rivolta. E il limbo di un uomo che da ex 
prigioniero si prende cura degli amici ancora dietro le sbarre, contando
 i giorni che mancano alla loro uscita. Sono le storie di Kabbour, Nizar
 e Abderrahim. Tre nomi per raccontare le vite che stanno dietro alle 
statistiche della macchina delle espulsioni. E provare così a ribaltare 
l'estetica della frontiera. Affinché i numeri del Viminale tornino a 
essere uomini e donne in carne e ossa. Con una storia che va oltre il 
Cie, che ha un prima e un dopo, un dentro e un fuori la gabbia. E con un
 dato universale, che sia l'amore, la paternità o la solitudine, in cui 
tutti noi ci possiamo identificare per avere la certezza che nel 2012 
viaggiare non è e non può essere un reato.
Qui trovate le schede e i trailer dei film:
L'Amore ai tempi della Frontiera (20 minuti)
La fortuna mi salverà (18 minuti)
Papà non torna più (15 minuti)
Anteprima a ROMA il 27 marzo 2012, Forte Fanfulla, via Fanfulla da Lodi 5, alle 21,30
Per organizzare una proiezione nella vostra città, scrivete a: gabriele_delgrande@yahoo.it
