Li vuci di l'omini. Altre storie, storie nostre. Quattro dialoghi per rappresentare l'esperienza in antropologia e letteratura.
Una giornata di studi per discutere del rapporto tra antropologia e letteratura, si svolgerà venerdì 6 novembre, alle 9.30, nella sala Lanza dell'Orto Botanico di Palermo. L’evento è organizzato dal Dipartimento di Beni culturali dell'università di Palermo e dalla Fondazione Ignazio Buttitta. I professori Gabriella D'Agostino, Vincenzo Matera e Matteo Meschiari, antropologi, ne discuteranno con quattro scrittori, Kader Abdolah, Mihai Mircea Butcovan, Gabriella Kuruvilla, Tahar Lamri. Adottando una formula "performativa" a più voci, alterneranno la lettura di brani narrativi e riflessioni di carattere antropologico, intrecciando registri linguistici e concettuali diversi, articolando l'incontro intorno ai poli dell'esperienza e della rappresentazione. I romanzi, Scrittura cuneiforme (Abdolah), Allunaggio di un immigrato innamorato (Butcovan), I sessanta nomi dell'amore (Lamri), E' la vita, dolcezza (Kuruvilla) saranno il terreno a partire da cui si discuterà della centralità della nozione di esperienza in antropologia e letteratura e del ruolo della "scrittura" nella costruzione della realtà.
“Educare alla Cittadinanza e all’Intercultura in Europa” è il tema del progetto Tra.C.I.E. cofinanziato dalla Comunità Europea all'interno del Programma per l'Apprendimento Permanente e promosso dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Palermo che avrà luogo lunedì 9 novembre 2009 dalle ore 9 alle 17 nella sala Magna dello Steri, a piazza Marina a Palermo.
Destinatari del progetto sono docenti e ricercatori universitari, insegnanti di scuola primaria e secondaria, educatori e operatori sociali che lavorano nelle ONG, politici impegnati nel campo dell’educazione e dell’istruzione.
Una giornata di studi per discutere del rapporto tra antropologia e letteratura, si svolgerà venerdì 6 novembre, alle 9.30, nella sala Lanza dell'Orto Botanico di Palermo. L’evento è organizzato dal Dipartimento di Beni culturali dell'università di Palermo e dalla Fondazione Ignazio Buttitta. I professori Gabriella D'Agostino, Vincenzo Matera e Matteo Meschiari, antropologi, ne discuteranno con quattro scrittori, Kader Abdolah, Mihai Mircea Butcovan, Gabriella Kuruvilla, Tahar Lamri. Adottando una formula "performativa" a più voci, alterneranno la lettura di brani narrativi e riflessioni di carattere antropologico, intrecciando registri linguistici e concettuali diversi, articolando l'incontro intorno ai poli dell'esperienza e della rappresentazione. I romanzi, Scrittura cuneiforme (Abdolah), Allunaggio di un immigrato innamorato (Butcovan), I sessanta nomi dell'amore (Lamri), E' la vita, dolcezza (Kuruvilla) saranno il terreno a partire da cui si discuterà della centralità della nozione di esperienza in antropologia e letteratura e del ruolo della "scrittura" nella costruzione della realtà.
“Educare alla Cittadinanza e all’Intercultura in Europa” è il tema del progetto Tra.C.I.E. cofinanziato dalla Comunità Europea all'interno del Programma per l'Apprendimento Permanente e promosso dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Palermo che avrà luogo lunedì 9 novembre 2009 dalle ore 9 alle 17 nella sala Magna dello Steri, a piazza Marina a Palermo.
Destinatari del progetto sono docenti e ricercatori universitari, insegnanti di scuola primaria e secondaria, educatori e operatori sociali che lavorano nelle ONG, politici impegnati nel campo dell’educazione e dell’istruzione.
La conferenza è finalizzata ad offrire una panoramica delle tendenze recenti nel campo dell’Educazione alla Cittadinanza e all’Intercultura in Europa, fornendo spunti di riflessione teorica ed esempi di buone pratiche.
Le tematiche trattate sono di estrema attualità e rilevanza nell’ambito dell’Unione Europea, all’interno della quale i vari paesi stanno cercando di raggiungere l’integrazione tra diverse culture (nazionali, etniche, linguistiche, ecc.) sotto l’egida di una comune cittadinanza. In un contesto simile, emerge chiaramente la necessità di pensare a nuove modalità di convivenza fondate sul rispetto reciproco e di identificare metodi efficaci atti a promuovere il dialogo interculturale e la cittadinanza democratica, nella convinzione che la possibilità di vivere insieme a persone portatrici di valori culturali differenti sia legata alla capacità di essere cittadini responsabili.