'Schiavi', il nuovo film inchiesta di Stefano Mencherini (giornalista indipendente e regista Rai), documenta una realtà inaccettabile.
Decine di migliaia di migranti a cui nel nostro Paese sono negati diritti umani e civili, sfruttati ai limiti della sopravvivenza. Sono rifugiati, donne e uomini in attesa del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie, sans papier. Nel silenzio quasi generale, a parte gli auspici del Presidente della Repubblica e le suppliche di Papa Francesco, mentre si susseguono inesorabilmente le stragi dell'immigrazione nei mari delle nostre vacanze e a Lecce è in corso l'unico processo in Europa per "riduzione in schiavitù".
Coprodotto da Flai Cgil e da Less onlus, una piccola ma autorevole ong napoletana, il film di cui alcuni stralci sono stati presentati alle Giornate degli autori dell'ultimo Festival del Cinema di Venezia, ha il patrocinio del Ministro per l'Integrazione e non è ancora stato presentato al pubblico.
Giovedì 24 ottobre, alle ore 17, presso la Federazione Nazionale della Stampa prima e dopo la proiezione di 'Schiavi' ne discuteranno l'autore Stefano Mencherini, Giovanni Rossi, Presidente della Fnsi, Angelo Guglielmi e altri autorevoli rappresentanti del mondo della cultura, del giornalismo, dell'associazionismo e della politica.
Con alcune domande di fondo: il cinema della realtà fa paura alle televisioni italiane? E la Rai, con che prodotti di cinema documentario onora i suoi doveri di Servizio pubblico?