Sole Luna Festival
VI edizione, 4-10 luglio 2011
Palermo, Palazzo Chiaramonte Steri
SOLE LUNA, UN PONTE DI LUCE
Immaginando di guardare una carta geografica dell'Europa senza l'Italia, è ancora più evidente come il nostro paese sia una lunghissima costa circondata dal mare, una lingua di terra che diventa un vero e proprio ponte di collegamento tra Mitteleuropa e Africa, medio e lontano Oriente.
I nostri popoli sono cresciuti viaggiando e misurandosi per mare e per terra alla ricerca di mondi lontani e sconosciuti. Oggi la nostra penisola possiede il più ampio patrimonio culturale a livello mondiale con oltre 3.400 musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e 43 siti Unesco. Senza dubbio gran parte di questa ricchezza deriva dal genio dei grandi italiani del passato, ma si tratta di talenti che si sono formati anche grazie agli stimoli che provenivano da forme espressive di mondi diversi, di menti aperte capaci di creare un'arte universale.
Alla luce di questa riflessione il festival Sole Luna, sia pur mantenendo la sua sede a Palermo e il suo spirito mediterraneo, amplia quest'anno il suo orizzonte verso paesi più lontani e che sono parte della nostra storia di viaggiatori. Il nostro ponte tra le culture vuole diventare un ponte di luce, una visone ancora più aperta e illuminata da nuove esperienze, nuove conoscenze e approfondimenti.
Il viaggio nel cinema documentario "PER MARE" avrà lo scopo di seguire l'insegnamento di Braudel e cioè avvicinare l'uomo a quell'enormità che è il mare fornendogli strumenti adeguati: "Beninteso, gli spazi marittimi debbono essere misurati alla scala degli uomini, altrimenti la loro storia non sarebbe affatto comprensibile, né pensabile" (Braudel).
La rassegna "PER TERRA", sarà un cammino tra immagni che raccontano di popoli vicini e lontani, della loro terra, degli stili di vita e delle tradizioni. Seguendo l'esempio di Matteo Ricci, che arrivando in Cina cercò di capire profondamente lo spirito del luogo prima di dedicarsi all'opera missionaria, i documentari ci aiuteranno ad imparare, a crescere, a condividere radici comuni e ad attraversare il deserto della paura dell'"altro".