Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

venerdì 8 aprile 2011

Monza: la provocazione del preside D'Alterio

Nell’ottimo istituto tecnico di Monza Mapelli – certificato ISO 900 – sta scoppiando il finimondo. Il Dirigente Scolastico Antonio D'Alterio ha deciso che da quest’anno gli studenti stranieri avranno la priorità, rispetto agli italiani, nelle iscrizioni alle prime classi. La Lega ha subito dichiarato guerra al preside e i rappresentati del Carroccio hanno già scritto una lettera al ministro dell’Istruzione Gelmini per chiedere verifiche sulla validità della provvedimento. Pare che alla base della decisione della scuola ci siano fondi da ricevere…




Professor D’Alterio, la sua decisione sta scatenando un putiferio. La Lega è sul piede di guerra.

Sì, ma non me ne importa un fico secco! Loro mi vogliono vedere "morto" e io voglio vedere "morti" loro, su questa faccenda. Non hanno capito niente.

Allora ce la spieghi.

Lei immagini 27 ragazzi in classe. Immagini la terminologia che si utilizza nella nostra scuola dove si studia Fisica, Chimica, Scienza delle costruzioni: se è "arabo" per l’italiano, è "cinese" per l’arabo. Se io metto al primo posto gli stranieri lo faccio per chiedere un progetto, per aiutare queste persone perché non debbano fare da zavorra agli studenti italiani con un enorme dispendio di energia.

Ma perché mettere una corsia preferenziale per gli stranieri?

E’ una provocazione: se li fai arrivare dall’Africa, perché non vuoi dare loro un’istruzione in Italia? Un ragazzo straniero è muto e sordo: non sa parlare italiano e non capisce ciò che gli si dice. Quindi è un disabile. Per me, a scuola è sullo stesso piano del disabile.

Ma lei avrà più finanziamenti per la sua scuola quanti più stranieri riesce a iscrivere?

Ma va! Io non avrò un soldo! Io non voglio soldi, voglio un progetto.

Da chi lo vuole?

Dal Ministero della pubblica istruzione o dalla Regione Lombardia.

Scusi ma sul suo caso ho letto che più stranieri lei ha a scuola, più finanziamenti riesce ad avere.

Non è vero: è una grande sciocchezza. I soldi che riceviamo a scuola sono sempre gli stessi.

Allora chi aiuta gli stranieri che lei favorisce?

Appunto: è quello che sto chiedendo. Voglio un progetto all’interno della mia scuola in cui possa dare insegnamenti - anche tecnici - agli alunni stranieri in modo che possano imparare la lingua italiana.

Devo riscrivere il pezzo: lei non avrà più finanziamenti.

Ma no! Io devo prendere i soldi dal fondo d’istituto, quelli che mi manda il ministero. E devo organizzare con questi anche i professori che insegnano l’italiano. Tutto con quattro soldi. I famosi CTP (Centri Territoriali Permanenti) secondo lei, funzionano? E quanti soldi arrivano in questi centri? Indaghi, ci metta le mani dentro. Non venga da me che non ho niente: venga a vedere i bilanci.


Fonte: MixaMag di Angiola Bellu (7 aprile 2011)