Programma Educazione alla Pace presentato da Tindara Ignazzitto - Consulta per la Pace di Palermo

Programma di Educazione alla Pace - TPRF

sabato 9 aprile 2011

MEDITERRANEO 2011: TERZO CAPO D’ACCUSA. Una poesia di Pina Piccolo

Per onorare i 16.000 esemplari di homo migrantis annegati nel Mediterraneo dall’inizio del secondo millennio dell’epoca comune


Per noi non si mossero elicotteri dalle eliche schiamazzanti


a lanciarci una fune d’argento,


né invisibili aerei senza pilota


a calarci la scala di Giacobbe


Per noi non si scomodò il buraq


dalle grandi ali bianche e la morbida sella di velluto


Per noi non arrivarono balene dal ventre capiente


salvatrici di burattini infingardi o di profeti


poco propensi a proclamar sventure


Per noi non decollò il tappeto di Sindbad


elegante e aerodinamico a rapirci ai cavalloni


Le colombe non si unirono in stormo


formando un’aerea rete in cui impigliarci


L’ippogrifo certo non interruppe il suo viaggio


verso la luna a recuperare cervelli di cavalieri


Né gli yacht di politici abbronzati


si affannarono a raggiungerci


ambita preda di campagne elettorali


Nessun Superman per noi sfidò


i marosi arrampicandosi leggero sulla schiuma


né alcun messia si mise a camminare sulle acque


Per noi non emerse Colapesce inabissatosi nel Mare Nostrum


perché stanco di sentire le sragioni degli uomini


Per noi non si lanciarono a velocità folli motoscafi


né motovedette che solcano solerti quello sputo di mare


Nessuna sirena ci avvinghiò tra le morbide braccia


per portarci a un’isola felice


né alcun profeta separando col bastone le onde


creò un corridoio di salvezza


Non ci acciuffò dai capelli l’angelo custode


né ci avvicinò il diavolo a proporci patti


Nessun delfino, amico dell’uomo, ci sorrise


portandoci in groppa al Luna Park


Nessun pescespada restò fedele al nostro fianco


mentre venivamo arpionati da Wall Street


Nessun campione olimpionico di nuoto


venne a farci il testimonial


Per noi non ci furono rocambolesche gesta


né squadre di salvataggio né eroici furori


Gli squali del Mar Rosso con il tam tam dell’acqua


fecero sapere ai loro cugini del Mediterraneo


che era in arrivo un succulento banchetto


E i tonni si rallegrarono che quel giorno


non ci sarebbe stata una loro matanza


Di noi nessun griot decanterà


né il lignaggio né la discendenza


Per il nostro corpo non ci fu la linea piatta


dell’encefalogramma a segnare


la fine della lotta, il termine della rotta


Mentre silenzioso sulle onde scivolava la Mesektet


imbarcazione della notte


“dai gloriosi rivestimenti


i suoi colori d’ametista e di smeraldo


di diaspro lapis lazuli e il lustro dell’oro” * 


sacra al dio Ra che ci raccolse


per proseguire il viaggio


Pina Piccolo, 8 aprile 2011



* Da Il Libro dei Morti, Antico Egitto