COMUNE DI PALERMO
Settor Servizi Socio-Assistenziali
Servizio Interventi socioassistenziali e integrazione sociale
Centro Studi e documentazione sulle Migrazioni
ll decreto flussi 2010 consente l'entrata in Italia di lavoratori extracomunitari stagionali entro la quota massima di 80.000 unità, da ripartire tra le regioni e le province autonome con provvedimento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
La quota riguarda:
- I lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Serbia, Montenegro, Bosnia- Herzegovina, Repubblica ex Yugoslava di Macedonia, Kosovo, Croazia, India, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina.
- I lavoratori subordinati stagionali non comunitari dei seguenti Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Mòldavia ed Egitto.
- I cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per Lavoro subordinato stagionale negli anni 2007, 2008, 2009.
Lo stesso provvedimento consente, per l'anno 2010, l'ingresso, per motivi di lavoro autonomo, di 4.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero, appartenenti alle seguenti categorie:
- imprenditori che svolgono attività di interesse per l'economia italiana;
- liberi professionisti;
- soci e amministratori di società non cooperative;
- artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati;
- artigiani provenienti da Paesi extracomunitari che contribuiscono finanziariamente agli investimenti effettuati dai propri cittadini sul territorio nazionale.
Nell'ambito di detta quota, sono ammesse, sino ad un massimo di 1.500 unità, le conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale in permessi di soggiorno per lavoro autonomo ed è anche consentito l'ingresso in Italia, per motivi di lavoro autonomo, di 1.000 cittadini libici.
Lo Staff della U.O. CEntro studi e documentazione sulle migrazioni
(newsletter realizzata grazie al progetto "Osservatorio giuridico-legislativo sulle migrazioni")