Una stanza con pannelli insonorizzati era la loro prigione. La schiavitù o il ritorno alla libertà dietro riscatto, il loro destino. Ad Agrigento, dietro ai grandi viaggi della speranza si consumava la tratta di piccoli extracomunitari. Almeno fino a oggi. Per sei di loro la salvezza infatti non è arrivata dietro ad un riscatto ma grazie al blitz della polizia.Un’operazione che si è resa possibile solo attraverso l’ennesima dimostrazione di coraggio di due ragazzini egiziani riusciti a sfuggire dal controllo dei sequestratori.
Hanno percorso un paio di chilometri tra il Villaggio Mosé e la località balneare di San Leone. Qui si sono rivolti ad un vigile urbano che li ha accompagnati in questura. Momenti concitati nei quali i piccoli fuggiaschi hanno potuto raccontare la loro storia con l'ausilio di un interprete.Immediato il blitz. Al loro arrivo gli agenti hanno trovato altri quattro minori, anche loro egiziani, e tre connazionali adulti, tra i 30 e i 35 anni.
I due piccoli testimoni hanno detto che si trovavano in una comunità alloggio a Palma di Montechiaro, nell'Agrigentino. Un paio di giorni fa sono usciti e ad attenderli fuori c'erano i loro sequestratori, che in macchina li avrebbero portati fino ad Agrigento. La polizia, per individuare l'alloggio, ha percorso a ritroso, insieme ai due bambini, la strada da San Leone a Villaggio Mosé.
Le pareti dell'appartamento dove erano rinchiusi i ragazzini erano state ricoperte da materiale che serviva da isolante acustico. I tre egiziani sono attualmente in questura per essere interrogati.Secondo i primi accertamenti ad Agrigento l'organizzazione avrebbe aiutato i minori a scappare dalle comunità alloggio, dove venivano portati dopo il loro approdo a Lampedusa, e successivamente li destinava alla schiavitù o li rilasciava dietro il pagamento di un riscatto da parte di parenti che vivono in Italia.
Fonte: SiciliaInformazioni.it, 14 aprile 2009
Hanno percorso un paio di chilometri tra il Villaggio Mosé e la località balneare di San Leone. Qui si sono rivolti ad un vigile urbano che li ha accompagnati in questura. Momenti concitati nei quali i piccoli fuggiaschi hanno potuto raccontare la loro storia con l'ausilio di un interprete.Immediato il blitz. Al loro arrivo gli agenti hanno trovato altri quattro minori, anche loro egiziani, e tre connazionali adulti, tra i 30 e i 35 anni.
I due piccoli testimoni hanno detto che si trovavano in una comunità alloggio a Palma di Montechiaro, nell'Agrigentino. Un paio di giorni fa sono usciti e ad attenderli fuori c'erano i loro sequestratori, che in macchina li avrebbero portati fino ad Agrigento. La polizia, per individuare l'alloggio, ha percorso a ritroso, insieme ai due bambini, la strada da San Leone a Villaggio Mosé.
Le pareti dell'appartamento dove erano rinchiusi i ragazzini erano state ricoperte da materiale che serviva da isolante acustico. I tre egiziani sono attualmente in questura per essere interrogati.Secondo i primi accertamenti ad Agrigento l'organizzazione avrebbe aiutato i minori a scappare dalle comunità alloggio, dove venivano portati dopo il loro approdo a Lampedusa, e successivamente li destinava alla schiavitù o li rilasciava dietro il pagamento di un riscatto da parte di parenti che vivono in Italia.
Fonte: SiciliaInformazioni.it, 14 aprile 2009