In vista del 1 marzo 2012
Dal 2006 interveniamo a Cassibile per denunciare la piaga del caporalato nel siracusano durante la stagione della raccolta delle patate (aprile/giugno); come ogni anno le istituzioni attrezzano tendopoli per "accogliere" 100/150 migranti (su una presenza di 700/1000) durante l'emergenza, naturalmente l'accoglienza viene garantita solo ai "regolari" e nessuno si pone il problema della verifica dell'assunzione regolare nel lavoro; due anni fa lanciammo la campagna delle patate solidali attraverso alcuni GAS per disincentivare le ditte che non mettono in regolare i lavoratori, ma per avere un minimo d'incidenza sarebbe necessario un coordinamento strutturato fra l'associazionismo siracusano e siciliano. Consideriamo grave l'indifferenza locale che ha rimosso l'eroica lotta dei braccianti siracusani, che riuscì a debellare le piaghe delle gabbie salariali e del caporalato e che costò la vita ad Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia il 2/12/1968 ad Avola, a pochi Km da Cassibile.
Dopo le rivolte negli anni scorsi dei migranti a Castelvolturno ed a Rosarno e la significativa esperienza nell'estate scorsa a Nardò, nel Meridione si stanno esprimendo incoraggianti livelli d'autorganizzazione dei migranti e pensiamo che le reti solidali e l'associazionismo antirazzista possano sostenere questi percorsi promuovendo lo scambio d'esperienze ed il coordinamento delle iniziative.
Proponiamo un primo incontro a Catania domenica 26/2 dalle ore 11 in via Coppola 6 (c/o piazza teatro Massimo, angolo via di Sangiuliano) nella sede di Officina Rebelde.
Per organizzare l'incontro del 26 e le iniziative per il 1 marzo indiciamo una riunione mercoledì 22 alle ore 19 in sede, via Caltanissetta 4.
Rete Antirazzista Catanese – 3803266160alfteresa@libero.it
Dal 2006 interveniamo a Cassibile per denunciare la piaga del caporalato nel siracusano durante la stagione della raccolta delle patate (aprile/giugno); come ogni anno le istituzioni attrezzano tendopoli per "accogliere" 100/150 migranti (su una presenza di 700/1000) durante l'emergenza, naturalmente l'accoglienza viene garantita solo ai "regolari" e nessuno si pone il problema della verifica dell'assunzione regolare nel lavoro; due anni fa lanciammo la campagna delle patate solidali attraverso alcuni GAS per disincentivare le ditte che non mettono in regolare i lavoratori, ma per avere un minimo d'incidenza sarebbe necessario un coordinamento strutturato fra l'associazionismo siracusano e siciliano. Consideriamo grave l'indifferenza locale che ha rimosso l'eroica lotta dei braccianti siracusani, che riuscì a debellare le piaghe delle gabbie salariali e del caporalato e che costò la vita ad Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia il 2/12/1968 ad Avola, a pochi Km da Cassibile.
Dopo le rivolte negli anni scorsi dei migranti a Castelvolturno ed a Rosarno e la significativa esperienza nell'estate scorsa a Nardò, nel Meridione si stanno esprimendo incoraggianti livelli d'autorganizzazione dei migranti e pensiamo che le reti solidali e l'associazionismo antirazzista possano sostenere questi percorsi promuovendo lo scambio d'esperienze ed il coordinamento delle iniziative.
Proponiamo un primo incontro a Catania domenica 26/2 dalle ore 11 in via Coppola 6 (c/o piazza teatro Massimo, angolo via di Sangiuliano) nella sede di Officina Rebelde.
Per organizzare l'incontro del 26 e le iniziative per il 1 marzo indiciamo una riunione mercoledì 22 alle ore 19 in sede, via Caltanissetta 4.
Rete Antirazzista Catanese – 3803266160alfteresa@libero.it