Palermo - (Adnkronos) - "E' un modo per dire sì - ha
spiegato il sindaco Leoluca Orlando - alla proposta di legge per il
riconoscimento della cittadinanza italiana per chi è nato in Italia
anche se non da genitori italiani. Al tempo stesso la campagna vuole
dare il diritto di voto a chi vive in Italia pur essendo nati
all'estero. Questo e' in piena sintonia con l'impostazione di una
Palermo aperta e multiculturale''.
Palermo, 7 giu. - (Adnkronos) - Il Comune di Palermo ha deciso di
aderire alla campagna per i diritti di cittadinanza "L'Italia sono
anch'io". Lo aveva gia' fatto il commissario Luisa Latella e lo ha
confermato oggi nel corso di una conferenza stampa il sindaco Leoluca
Orlando e l'assessore Comunale alla Partecipazione e al decentramento,
Giusto Catania. Sono centinaia di migliaia i migranti che vivono e
lavorano in Italia e che per la complessita' delle procedure richieste
dalla legge non possono ottenere la cittadinanza quindi non possono
votare.
A sanare questa ferita del sistema democratico e' mirata la campagna
"L'Italia sono anch'io" organizzata da una vasta rete di Associazioni,
Enti pubblici, sindacati, coordinate dal sindaco di Reggio Emilia,
Graziano Delrio. Il Comune di Palermo e' il primo Comune in Italia dopo
quello di Reggio Emilia ad aderire all'iniziativa, esponendo presso gli
uffici dell'assessorato per il bene comune della Partecipazione, in
piazza Giulia Cesare (Ripartizione elettorato) lo striscione della
campagna.
"Abbiamo una legge vecchia di 20 anni - ha detto Catania - secondo
la quale gli stranieri possono acquisire la cittadinanza in tre casi: se
hanno trascorso 10 anni in Italia, se hanno compiuto 18 anni e ne fanno
richiesta, ed infine se la hanno persa e chiedono di riacquisirla. La
nostra e' un'azione politica per dire che la legge di cittadinanza e'
inadeguata". La campagna delle 31 associazioni, infatti, chiede che la
cittadinanza sia acquisita alla nascita e che abbia diritto di voto chi
vive in Italia da piu' di 5 anni.
"E' un modo per dire si' - ha spiegato Orlando - alla proposta di
legge per il riconoscimento della cittadinanza italiana per chi e' nato
in Italia anche se non da genitori italiani. Parliamo di numeri che
oscillano tra il 14 e il 25% dei nuovi nati nel Paese: un numero enorme.
Al tempo stesso la campagna vuole dare il diritto di voto a chi vive in
Italia pur essendo nati all'estero. Questo e' in piena sintonia con
l'impostazione di una Palermo aperta e multiculturale. L'attuale
normativa - ha concluso - e' contro la storia e i fatti".
Fonte: Adnkronos