Si terrà a Palermo il 21 e 22 maggio la conferenza internazionale promossa dall'organizzazione internazionale per le migrazioni sulla tratta degli esseri umani, a 10 anni dal protocollo di Palermo.
Un summit, organizzato in partenership con l'Università di Palermo, l'Istituto internazionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia e l'Aiccre, per fare il punto su quale sia lo stato di ratifica del protocollo e quali le prospettive per il futuro.
"Si indagherà sul fenomeno della tratta nei suoi aspetti giuridici nazionali e internazionali - spiegano durante la conferenza stampa di presentazione a Roma - e in particolare l'applicazione del protocollo di Palermo e dei suoi aspetti critici", secondo i dati dell'Oim, sono un milione le vittime di tratta nel mondo, 500milioni solo in Europa; 12.3 milioni sono le persone sottoposte a sfruttamento lavorativo e sessuale: di questi l’80% sono donne e ragazze e più del 50 per cento sono minori.
"Il compito che assumerà il dipartimento per le Pari opportunità è l'impegno attraverso i nostro progetti del recupero delle vittime - ha detto Isabella Rauti capo dipartimento - e dunque l'assistenza immediata, l'accompagnamento psico-giuridici il recupero dell'identità e il reinserimento".
Fonte: Palermo24H.com
Un summit, organizzato in partenership con l'Università di Palermo, l'Istituto internazionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia e l'Aiccre, per fare il punto su quale sia lo stato di ratifica del protocollo e quali le prospettive per il futuro.
"Si indagherà sul fenomeno della tratta nei suoi aspetti giuridici nazionali e internazionali - spiegano durante la conferenza stampa di presentazione a Roma - e in particolare l'applicazione del protocollo di Palermo e dei suoi aspetti critici", secondo i dati dell'Oim, sono un milione le vittime di tratta nel mondo, 500milioni solo in Europa; 12.3 milioni sono le persone sottoposte a sfruttamento lavorativo e sessuale: di questi l’80% sono donne e ragazze e più del 50 per cento sono minori.
"Il compito che assumerà il dipartimento per le Pari opportunità è l'impegno attraverso i nostro progetti del recupero delle vittime - ha detto Isabella Rauti capo dipartimento - e dunque l'assistenza immediata, l'accompagnamento psico-giuridici il recupero dell'identità e il reinserimento".
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