Adham Darawsha, 33 anni, palestinese, laureato a Palermo in Medicina, è il presidente della Consulta delle Culture, quarta istituzione della città di Palermo e organo consultivo e propositivo per le scelte di Governo dell’Amministrazione. Ad eleggere Darawsha oggi, nella sede di Palazzo Cefalà sede ufficiale della Consulta, i 21 consiglieri eletti lo scorso 20 ottobre.
L'assemblea ha eletto a vicepresidente Sumi Dalia Aktar, 22 anni, esponente dell'Asia centro meridionale, (Bangladesh). I cinque consiglieri eletti per la gestione dell'Ufficio di presidenza sono Edna Minion (Filippine), Nesrine Abdia (Tunisia), Osei Alexandre Minkah (Ghana), Rajendra Bitrayya (Mauritius) e Sofia Elizabeth Quinonez (Ecuador). Darawsha e Aktar sono stati eletti rispettivamente con 14 e 11 voti.
Buon lavoro alla Consulta!
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Art. 2
Funzioni della Consulta
La Consulta svolge le seguenti funzioni:
a) promuove ed incentiva le opportunità per la realizzazione di percorsi interculturali nella Città di Palermo con riferimento: alla tutela dei diritti, all’integrazione culturale, all'istruzione, alla salute, all'inserimento nel mondo del lavoro, ai servizi sociali. Negli stessi ambiti, raccoglie informazioni ed effettua ricerche sia direttamente, sia avvalendosi delle banche dati dell’Amministrazione Comunale;
b) promuove iniziative:
- per favorire la conoscenza da parte degli stranieri e degli apolidi delle normative che disciplinano il soggiorno, la residenza, l’occupazione lavorativa, l’assistenza sociale e sanitaria, l’istruzione, la formazione professionale, il trasporto e la fruizione dei servizi pubblici;
- per favorire l'incontro ed il dialogo fra portatori di differenti culture, nella prospettiva di una società interculturale;
- per prevenire o rimuovere ogni forma di discriminazione e di xenofobia;
c) collabora con il Comune nel fornire il necessario supporto agli stranieri, singoli ed associati fra loro, per consentire l'effettivo esercizio di tutte le forme di partecipazione o di accesso ai documenti previsti dalle leggi e dai regolamenti per i cittadini residenti;
d) fornisce alle associazioni di stranieri la propria consulenza per redigere e sviluppare progetti di carattere culturale, sociale, economico;
e) promuove e sostiene iniziative volte sia al rispetto e alla valorizzazione dei caratteri culturali, linguistici e storici degli stranieri e degli apolidi, che a favorire, da parte loro, la conoscenza di quelli della popolazione locale.
f) esprime pareri negli ambiti sopraindicati obbligatori e non vincolanti sugli atti relativi di competenza degli organi del Comune e contribuisce ad avanzare proposte per il Governo della Città.
Art. 3
Compiti e modalità per la consultazione e presentazione delle proposte
1. La Consulta è organo consultivo e propositivo per le scelte di Governo dell’Amministrazione; alla stessa può presentare, per il tramite dei propri organismi, pareri e proposte sulle attività e/o provvedimenti che abbiamo incidenza sulle condizioni degli stranieri a Palermo.
2. La Consulta può, inoltre, approvare proposte/mozioni da presentare alla Giunta o al Consiglio, da formulare per iscritto ed in lingua italiana, che devono:
a) essere inerenti le funzioni citate all’art. 2;
b) indicare le finalità che si intendono perseguire;
c) precisare le eventuali risorse economiche necessarie.
3. La Giunta o il Consiglio, in relazione alle rispettive competenze, sono tenute ad esaminare le suddette proposte entro un congruo termine e comunque non oltre 60 giorni dalla presentazione; le stesse proposte se accolte anche in parte, saranno trasmesse agli uffici competenti per la formalizzazione degli adempimenti amministrativi.
4. Il Consiglio Comunale, attraverso il proprio Presidente, invita il Presidente della Consulta ad esprimersi su tematiche attinenti alle funzioni di cui all’art. 2 poste all’ordine del giorno del Consiglio Comunale stesso.
5. Il Consiglio Comunale individua al proprio interno tre componenti che saranno partecipi dei lavori della Consulta; mentre la Giunta, per le stesse finalità, ne individua al proprio interno due.
I componenti del Consiglio Comunale e quelli della Giunta che faranno parte della Consulta non avranno diritto di voto e la loro presenza non sarà computata al fine del raggiungimento del numero legale.
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Art. 10
Composizione e durata in carica
1. L’Ufficio di Presidenza è costituito dal Presidente, dal Vice Presidente e dai cinque Consiglieri che abbiano ottenuto il maggior numero di preferenze nelle votazioni in cui sono stati eletti il Presidente ed il Vice Presidente, ed appartenenti ad Aree diverse rispetto ad essi
In caso di parità, è eletto il candidato che sia, in progressivo subordine, di altra Nazione, sesso e maggiore età.
Art. 13
Durata in carica e scioglimento della Consulta
1. La durata in carica della Consulta, salvo quanto previsto all’art. 26, coincide con il mandato amministrativo del Sindaco.
2. Il Sindaco uscente indice le elezioni per il rinnovo della Consulta che potranno svolgersi nel periodo che intercorre tra il 90° giorno prima del rinnovo del Consiglio comunale e successivamente entro e non oltre il 45° giorno del rinnovo sopra citato.
3. Per i lavori della Consulta l’Amministrazione individua i locali di proprietà comunale e le attrezzature necessarie.
4. L’intervento dei componenti degli organi collegiali della Consulta alle relative sessioni è a titolo gratuito.
5. Il Sindaco può procedere allo scioglimento della Consulta nei seguenti casi:
a) qualora metà dei componenti risulti decaduta o dimissionaria;
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b) in casi eccezionali, su motivata deliberazione approvata dal Consiglio Comunale con la maggioranza assoluta dei componenti, per gravi violazione da parte della Consulta del presente regolamento o per infiltrazione mafiosa o per altri gravi reati.
6. In caso di scioglimento, la nuova elezione deve svolgersi entro i 6 mesi successivi.