giovedì 28 febbraio 2013
1 marzo, Palermo: Primo Marzo 2013
1 marzo, Palermo: Apericena di finanziamento "Gaza. Ricominciamo. Ora"
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martedì 26 febbraio 2013
7 marzo, Palermo: La missione della donna
lunedì 25 febbraio 2013
27 febbraio, Palermo: A fianco dei profughi: Autorganizziamo l'accoglienza, impariamo a fare da noi"
Premio migranti in Europa
domenica 24 febbraio 2013
28 febbraio, Palermo: Seconda giornata della rassegna Il suono e le parole" con il video "Sulla strada d Abibata"
Il suono e le parole - V
organizzata dal Gruppo Teatro Totem
con la collaborazione del MOB Studio
mercoledì 20 febbraio 2013
21-23 febbraio, Palermo: Congresso AItLA "Varietà dei contesti di apprendimento linguistico”
martedì 19 febbraio 2013
Il 19 febbraio 2011 moriva Noureddine Adnane
Il 19 febbraio 2011 moriva Noureddine Adnane, 27 anni, marocchino. Poco più di una settimana di agonia prima che la sua vita si spegnesse fra la disperazione di amici, parenti e gran parte di quella società civile che aveva virtualmente abbracciato Noureddine dopo il suo tragico gesto.
venerdì 15 febbraio 2013
Febbraio, Palermo: Corsi di teatro interculturale per adulti e bambini
Progetto Melting Pot Europa: Appello per una mobilitazione nazionale con i rifugiati
Il prossimo 28 febbraio è prevista la fine della cosiddetta "Emergenza Nordafrica" e migliaia di rifugiati in tutta Italia rischiano di essere abbandonati una seconda volta.
Già nel corso di quest' anno e mezzo trascorso dall'inizio del Piano di Accoglienza, infatti, sono stati lasciati soli dalla colpevole inerzia del Governo e di chi ha gestito l'accoglienza.
Strutture in condizioni indegne, senza acqua calda e riscaldamento, persone stipate in posti sovraffollati, disservizi e malaffari, come ci hanno raccontato i reportage dell' Espresso, di Repubblica e del New York Times, non sono però gli unici "scandali" di questa vicenda.
Salvo in qualche rara esperienza territoriale infatti, nessuna delle strutture di accoglienza ha costruito le condizioni minime perché i rifugiati provenienti dalla Libia avessero l'opportunità di rendersi autonomi, indipendenti ed inserirsi nei nostri territori. Niente corsi di formazione, nessuna traccia dell'inserimento lavorativo, zero inserimento abitativo.
Così, il circuito messo in piedi con l'Emergenza Nordafrica si appresta a dare prova del suo ennesimo fallimento consegnando alla strada migliaia di persone senza futuro.
Eppure il denaro non è mancato e le cifre fanno impallidire ogni retorica sulla scarsità di risorse: 1 miliardo e 300 milioni di euro, 46 euro a persona per ogni giorno di ospitalità, oltre 1.200 euro al mese per ogni profugo, una vera fortuna in denaro si è persa tra le pieghe di convenzioni e burocrazie, finita in tasca di albergatori e cooperative a copertura dei loro affari.
Come se non bastasse, il colpevole ritardo con cui il Governo ha disposto il rilascio dei permessi di soggiorno ha letteralmente ingabbiato i rifugiati: senza permesso, senza carta d'identità, senza titolo di viaggio (sostitutivo del passaporto), senza quindi poter scegliere di restare, di lavorare, oppure di ripartire verso altre mete.
Per questo, dopo questo anno e mezzo di mobilitazioni, di appelli e di attività di sostegno ai cosiddetti profughi, crediamo sia il momento di mobilitarci tutti insieme. Di mettere in campo una grande coalizione per i rifugiati. Una mobilitazione comune che dal prossimo 25 febbraio si riappropri di piazze, strade, spazi vuoti, università o scuole.
Perchè chi è fuggito dal conflitto in libia, perseguitato, minacciato, utilizzato come moneta di scambio dal dittatore Gheddafi, non sia costretto a mettersi in fuga una seconda volta, nell'ombra, dopo aver sperato che le democrazie europee sapessero dare prova di civiltà.
Chiediamo:
la proroga dell'accoglienza oltre il 28 febbraio con risorse destinate all'inserimento abitativo dei rifugiati;
la messa a disposizione di borse lavoro, fondi per la formazione, l'inserimento lavorativo e di somme adeguate per chi voglia raggiungere altre mete, anche attingendo dall'enorme quantità di denaro accumulata dagli enti gestori che non hanno mai messo in campo queste attività;
l'immediato rilascio per TUTTI dei permessi di soggiorno, dei titoli di viaggio, delle carte d'identità.
l'adozione di queste misure in maniera omogenera su tutto il territorio nazionale
Una questione di democrazia, dignità e giustizia.
Per aderire utilizza questo link http://www.meltingpot.org/articolo18336.html
oppure scrivi a redazione@meltingpot.org
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Progetto Melting Pot EuropaUff. Stampa 049 9816789
Fax 049 664589
mercoledì 13 febbraio 2013
Appello della Rete Primo Marzo 2013
PRIMO MARZO 2013
Appello della Rete Primo Marzo
Per la mobilitazione nazionale migrante
Per il diritto alla libera circolazione
Per una società meticcia
La giornata del Primo Marzo, giunta nel 2013 alla sua IV edizione, offre un rinnovato momento di impegno e di lotta contro sfruttamento e razzismo: una mobilitazione di migranti ed autoctoni per affermare la dignità dell'essere umano, il diritto alla libera circolazione, il valore del meticciato.
Il primo sciopero degli stranieri, avvenuto nel 2010, ha segnato un passo importante nella lotta per i diritti dei migranti e per il riconoscimento del carattere multiculturale della nostra società. Da allora, sono nati in tutt'Italia tanti comitati Primo Marzo che in questi quattro anni sono riusciti a coinvolgere associazionismo, politica ed istituzione.
La Legge Bossi-Fini – fucina di clandestinità, ricatti e oppressione – ha dimostrato da tempo di essere del tutto fallimentare; ma gli esecutivi che si sono succeduti non hanno neanche ventilato l'ipotesi di nuove norme quadro sull'immigrazione, perseverando in una politica securitaria, discriminatoria ed escludente. La Rete Primo Marzo chiede una nuova legge organica sull'immigrazione, che costruisca uno status giuridico per i migranti più forte e più certo, e cioè paritario, non punendo le vittime del sistema, ma i veri sfruttatori, in particolare perseguendo attivamente il caporalato e la tratta.
La campagna L'Italia sono anch'io ha promosso una proposta normativa per garantire i diritti di cittadinanza e il diritto di voto amministrativo agli stranieri residenti. L'impegno sinergico della Rete Primo Marzo, di sindacati, associazioni e partiti ha permesso la raccolta di migliaia di firme, dimostrando la sensibilità dei cittadini e mettendo ulteriormente in luce quello che da anni viene denunciato: il razzismo in Italia non sempre è una malapianta spontanea; più spesso è seminato dall'alto, sotto forma di leggi, atti amministrativi e propaganda. Siamo di fronte, insomma, al razzismo istituzionale, denunciato dal video La legge (non) è uguale per tutti e da un omonimo dossier di prossima pubblicazione realizzati dalla Rete Primo Marzo.
L'esempio più lampante del razzismo di Stato è certamente quello dei CIE. La campagna LasciteCIEntrare, che la Rete Primo Marzo ha promosso in collaborazione con molte realtà associative, ha recato finalmente luce su questa realtà occultata. La chiusura di tali luoghi è e rimane l'unica soluzione accettabile. Affinché i cittadini possano far sentire la loro voce è stata attivata la petizione online L'Italia è migliore senza i CIE.
La Rete Primo Marzo promuove con forza l'effettivo riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione, come stabilito dalla Carta Mondiale dei Migranti e dall'istituzione della Global Migrant Action del 18 dicembre. La negazione di questo diritto da parte degli stati nazionali si traduce in accordi infami tra i governi (come quelli Italo-libici) e al dubbio operato di agenzie UE quali Frontex, che hanno portato a respingimenti arbitrari, con conseguente detenzione illegale, torture e morte ai confini della fortezza Europa. La Rete Primo Marzo ribadirà il suo impegno per il diritto alla libera circolazione partecipando al Forum Sociale Mondiale di Tunisi.
La crisi del Nord Africa ha evidenziato come la politica italiana sia stata incapace o indisponibile ad una gestione almeno sensata di un consistente afflusso di profughi. Malgrado siano stati stanziati fondi ben superiori rispetto all'accoglienza ordinaria, a quasi due anni di distanza dall'inizio dell'emergenza, siamo ben lontani da una soluzione dignitosa. Il 28 febbraio, scade la proroga decisa dal Governo. Le pratiche relative al rilascio del permesso umanitario, richiesto fin dall'inizio dalle associazioni, sono clamorosamente ancora in corso. L'obiettivo dell'inserimento socio-lavorativo dei migranti è stato ottenuto in casi sparuti mentre è prevalso lo spreco e la negligenza nella logica della segregazione.
Avendo ben chiaro questo stato di cose e mossi dalla volontà di cambiarle, lanciamo l'appello per costruire, il prossimo primo marzo, una nuova grande giornata di mobilitazione di tutte le forze democratiche per chiedere in particolare:
· Il diritto alla libera circolazione di tutti e di tutte e il riconoscimento del diritto a poter scegliere il luogo in cui vivere.
· Una legge organica sull'asilo politico e la proroga dell'emergenza Nord Africa fino a che tutti i profughi abbiano concluso l'iter per la richiesta d'asilo e monitorando l'attivazione di un serio percorso per l'inserimento sociale.
· Una nuova legislazione in materia di immigrazione che abroghi la Bossi-Fini e i decreti sicurezza, cancellando il contratto di soggiorno e riconoscendo diritti effettivi e dignità piena ai migranti.
· La chiusura di tutti i CIE e la cancellazione definitiva del reato di clandestinità.
· La cittadinanza per tutti i figli di migranti nati o cresciuti in Italia. Il diritto di voto amministrativo per gli stranieri residenti.
Per adesioni: primo.marzo.ufficio.stampa@gmail.com; primomarzo2010comitati@gmail.com
PRIMO MARZO
Primo Marzo 2013 e manifesto-appello per la quarta giornata senza di noi
Marzo, Palermo: Laboratori espressivo-teatrali per la formazione di una compagnia teatrale interculturale
Ronda anti-rom della Lega al Maggiore a Bologna
22-23 febbraio, Agrigento: Al di là del Mare
VENERDI’ 22 FEBBRAIO 2013
Polo Universitario della Provincia di Agrigento
Ore 15.00 - Indirizzi di saluto
Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento
Maria Immordino, Presidente del Polo Universitario della Provincia di Agrigento
Mario Grasso, Presidente del Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’Università degli Studi di Palermo
Valerio Landri, Direttore Caritas Diocesana di Agrigento
15.30 - Interventi
Gaetano Montana, Direttore Ufficio Scolastico dell’Arcidiocesi di Agrigento
Roberta Di Rosa, Università degli Studi di Palermo
16.00 – Relazione
Abderrazak Sayadi - Il contributo del mondo universitario alla Rivoluzione dei gelsomini e alla costituzione del percorso democratico in Tunisia
16.45 – Relazione
Jawad Alamat - Quale contributo della Chiesa cattolica nell’educazione all’accoglienza delle nuove generazioni tunisine e italiane?
17.30 – 18.00 - Dibattito
Modera
Giuseppe La Rocca, giornalista
SABATO 23 FEBBRAIO 2013
FORUM MeET: Mediterraneo/Europa/
Sala Conferenze Chiesa di San Gregorio
Viale Cavaleri Magazzeni, 97 - Agrigento
9,00 - Arrivi e iscrizioni
9,30 – Indirizzi di saluto
Valerio Landri – Direttore Caritas Diocesana di Agrigento
Vicky Lipari – Vice presidente Fondazione Mondoaltro
9,45 - Presentazione video su situazione Nord- Africana e focus su Tunisia
10,00 - A due voci
Abderrazak Sayadi e Jawad Alamat - Al di là del mare: cause, effetti e prospettive future della rivoluzione tunisina
11,00 - break
11,15 - Relazione
Giovanni Ardizzone, Presidente Assemblea Regionale Siciliana
11,45 - Interventi programmati
Yusuf 'Abd al-Hadi Dispoto, COREIS - Comunità Religiosa Islamica
Gianfranco Matarazzo, Direttore Istituto di formazione politica “Pedro Arrupe”
Michele Giongrandi, Presidente COPE Cooperazione Paesi Emergenti
12,30 - Conclusioni
Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento
Modera
Giuseppe La Rocca, giornalista
16 e 17 febbraio, Palermo: ReUse DAY. Sartoria sociale a favore dell'inserimento lavorativo di immigrati, donne vittime di tratta, disabili e persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria
14 febbraio, Palermo e tutto il mondo: One Billion Rising. Azione globale per fermare la violenza contro le donne, le bambine e le ragazze del mondo
Se state organizzando un flash mob e non siete in questo elenco ditecelo nei commenti e vi aggiungeremo al più presto.
Se ancora non lo sapete il DRESS CODE è: ROSSO, NERO e loghi del One Billion Rising come se piovessero.
Se ancora non ve l'hanno detto tutte le immagini / video / testimonianze / condivisioni di quello che succederà il 14 febbraio contribuiranno alla creazione di film e libri creati dal V-day internazionale sull'evento.
Se ancora non avete studiato la coreografia fatelo, ma se non lo fate chiamate le vostre amiche e i vostri amici, figli, parenti, fidanzati, mariti, vicini di casa e venite lo stesso a ballare.
26-30 marzo, Tunisi: Assemblea di convergenza sulle migrazioni FSM 2013 - Assembly on Migration at the FSM 2013 - Assemblée de convergence migrations FSM 2013 - Asamblea de convergencia sobre migración FSM 2013
[EN] [FR] [ES] [IT]
EN
Dear friends,
As many of you already know, the WSF will take place in Tunis from the 26th to the 30th of March.
A lot of networks and organisations who are engaged on migration issues have already planned Workshops where initiatives and campaigns on various specific themes will be presented and discussed, as for example the right to the freedom of movement, universal citizenship, the right to have rights on the part of migrants, etc...
However, we consider that the brutal aggression and the war declared against migrants by the States requires in an imperative way that all organisations engaged in this conflict, work for the construction of a greater committment, points of convergence and unity of action. This is necessary in order that our struggle and demands may have a greater effect and echo in the public opinion.
It is in this spirit that we are launching the proposal for an Assembly on Migration at the FSM 2013, to achieve a convergence of views among us (appeal enclosed).
We hope you will partecipate and adhere to our proposal!
FR
Chères amies, chers amis,
Comme beaucoup d'entre vous le savent déjà, du 26 au 30 mars à Tunis aura lieu le Forum Social Mondial.
Un grand nombre de réseaux et associations ont déjà inscrit des ateliers pour échanger et présenter leurs initiatives et campagnes qui touchent différentes thématiques en lien avec les migrations : droit à la liberté de circulation, la citoyenneté universelle, les droits des migrants, etc.
Cependant, nous considérons que l'offensive brutale et la guerre en cours contre les migrants par les Etats-Nations obligent les organisations de la société civile engagées dans cette bataille, à la construction de plus des ponts, convergences et unité d'action, afin que nos luttes et revendications puissent avoir plus d'impact.
C'est dans cet esprit que nous lançons le projet d'une Assemblée de convergence lors du FSM 2013 (Appel en pièce jointe).
Dans l'espoir d'une adhésion et participation de votre part,
Au plaisir de vous rencontrer au FSM à Tunis !
ES
Estimados amig@s y compañer@s
Como much@s de ustedes ya saben del 26 al 30 de marzo se realizarà en Tunez el FSM.
Muchas redes y organizaciones empeñadas en el ámbito de la temática migratoria han presentado workshop en los cuales se reflexionará y se darán a conocer iniciativas y campañas que se están desarrollando sobre diferentes aspectos: el derecho a la libertad de circulación, a la ciudadanía universal, el derechos a tener derechos por parte de l@s migrantes, etc.
Sin embargo consideramos que la brutal ofensiva y la guerra en acto contra l@s migrantes por parte de los Estados nos impone a las organizaciones empeñadas en esta batalla la construcción de mayores vínculos, convengencia e unidad de acción con el objetivo que nuestras luchas y reinvindicaciones puedan tener un mayor efecto y repercusión.
Es con este espíritu que lanzamos la propuesta de una asamblea de convergencia sobre migración en el FSM 2013 (adjunto el llamado).
Esperamos contar con vuestra adhesión y participación!
IT
Cari amici/che e compagni/e
Come molti di voi sanno dal 26 al 30 marzo si realizzerà a Tunisi il FSM.
Molte reti ed organizzazioni che si occupando della tematica migratoria hanno presentato dei workshop in cui si rifletterà e si faranno conoscere iniziative e campagne che si stanno sviluppando su diversi argomenti specifici dal diritto alla libertà di circolazione, la cittadinanza universale, il diritto ad aver diritti da parte dei migranti, ecc.
Tuttavia consideriamo che la brutale offensiva e la guerra in atto contro i migranti da parte degli Stati impone alle organizzazioni impegnate in questa battaglia la costruzione di maggiori vincoli, convergenze ed unità d'azione affinché le nostre lotte e rivendicazioni possano avere un maggiore effetto e risonanza.
È con questo spirito che lanciamo la proposta di un'assemblea di convergenza sulle migrazioni al FSM 2013 (appello in allegato).
Speriamo di poter contare sulla vostra adesione e partecipazione!
List of endorsers/Premiers signataires/ Primeros firmatarios/ Primi firmatari
- Le comité international de promotion de la Charte Mondiale des Migrants
- Arci – Italia
- N'oura – Belgique
- Faldi
- Conseil des migrants subsahariens au Maroc - Maroc
- Collectif des Communautés Sub-sahariennes au Maroc – Maroc
- Organisation Démocratique du Travail – Section Travailleurs Immigrés – Maroc
- Confédération Générale des Travailleurs de Mauritanie – Mauritanie
- Espacio Sin Fronteras – Brasil
- Rete Primo Marzo – Italia
- Associazione Giù le Frontiere - Italia
- Welcome to Europe
Appello per l'organizzazione di un'Assemblea dei Movimenti dei Migranti e delle Associazioni di solidarietà al FSM 2013
Il diritto di lasciare il proprio paese, riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 è sempre di più messo in discussione dagli Stati-nazione. I controlli, su chi cerca di fuggire dal proprio paese, hanno raggiunto altissimi livelli di sofisticazione tecnologica e di crudeltà. La politica di "chiusura delle frontiere" è diventata una vera "guerra contro le persone migranti" a scapito del rispetto dei loro diritti fondamentali e con dei costi umani, sociali ed economici enormi. I migranti sono respinti o rinchiusi nei Centri di detenzione. Altri scompaiono prima di arrivare a destinazione.
Da quando lasciano il loro paese d'origine essi diventano cittadini di serie B, sottoposti agli stessi doveri degli altri ma senza beneficiare degli stessi diritti. Il discorso sull'immigrazione viene regolarmente sfruttato a fini politici e sempre a danno delle persone migranti. Di fronte a questa situazione i migranti e i movimenti che li sostengono cercano di resistere e di reagire a livello locale e mondiale. La natura stessa della mobilità umana, della globalizzazione degli scambi e delle relazioni tra nazioni e continenti, come anche la non equa distribuzione delle ricchezze e delle risorse nel mondo indicano la necessita di un movimento internazionale.
Diverse iniziative hanno incominciato a tracciare un percorso di articolazione tra i movimenti dei migranti in diverse regioni del mondo. In questa direzione vanno il processo della Carta Mondiale dei Migranti e l'appello per il 18 dicembre come Giornata d'Azione Globale. L'organizzazione dell'assemblea mondiale dei migranti per l'approvazione della Carta Mondiale dei Migranti a Gorée prima del FSM a Dakar a febbraio del 2011 ha contribuito ad attirare l'attenzione mondiale sulla questione migratoria, i migranti e le loro lotte. «Niente per noi, senza di noi» è il principio che ha ispirato il processo a partire dal quale le persone migranti vogliono porsi come attori del loro destino e prendere parola, una parola per lungo tempo confiscata dagli esperti del settore. In base ai principi di libertà di circolazione e d'installazione, migliaia di migranti di tutti i continenti hanno deciso di unirsi per urlare al mondo: «lasciateci passare, lasciateci circolare, lasciateci vivere».
La Carta non pretendeva essere altro di quello che è: un punto di partenza per una nuova lotta, un appello per riconsiderare la migrazione nella sua complessità, affermando che i migranti possono contribuire a dare una risposta alla crisi migratoria e alle trasformazioni etiche e sociali che attraversano il mondo in questo inizio del XXI secolo. L'iniziativa della Giornata d'azione Globale del 18 dicembre, nata in seno al IV Forum sulle Migrazioni nel 2010 e ribadita durante il Forum Mondiale a Dakar nel 2011, aspira ad essere uno spazio comune, un simbolo di lotta globale, all'interno del quale le reti ed organizzazioni possano sentirsi accolte e diffondere le loro rivendicazioni. Un evento mondiale che rispetta le particolarità di ciascun movimento.
La promozione della voce dei migranti, la difesa della libertà di circolazione e d'installazione e il rafforzamento dei legami tra i movimenti europei, africani, asiatici e latinoamericani hanno contribuito allo sviluppo di un gruppo di lavoro sulle Migrazioni riunitosi in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile e il Vertice dei Popoli Rio+20. Le reti aderenti hanno lavorato sulla questione dei cambiamenti climatici e delle migrazioni ambientali. Una delle proposte finali del gruppo di lavoro è stata la creazione di un portale informatico che possa favorire gli scambi tra i movimenti e i migranti a livello mondiale.
Tutti questi percorsi dimostrano la necessità di promuovere forme di comunicazione, convergenza e coordinamento tra i movimenti locali, con la prospettiva di disegnare un movimento globale dei migranti e delle associazioni che li sostengono. Esso può essere immaginato come uno spazio d'articolazione e di dialogo, portatore delle rivendicazioni che i differenti attori desiderano porre all'insieme della società.
Ogni regione ha delle caratteristiche e problematiche particolari, ma è chiaro che attualmente, la questione della migrazione è diventata una delle manifestazioni più crudeli ed evidenti dell'assenza di una governance mondiale degna e responsabile. Non ci sarà un'alternativa alla crisi migratoria se al contempo non si ridefiniscono a livello mondiale le relazioni economiche, la gestione ambientale, i diritti di cittadinanza e l'integrazione. I migranti sono diventati in questo contesto i partigiani di una possibile comunità mondiale, costruendo legami e alimentando un dialogo permanente tra il locale e il globale.
Oggi quindi non si tratta soltanto di resistere. É più che mai necessario lottare, proporre, osare e creare. E per fare ciò, noi proponiamo l'organizzazione di un'Assemblea dei Movimenti dei Migranti e delle Associazioni che li sostengono nello Spazio Mondiale delle Migrazioni Internazionali che sarà organizzato in occasione del Forum Sociale Mondiale di Tunisi a marzo 2013.
Perché un'Assemblea dei Movimenti dei Migranti e delle Associazioni che li sostengono?
Crediamo sia necessario mettere in comune le nostre esperienze, le nostre rivendicazioni e proposte per una nuova visione delle migrazioni basata sui diritti dei migranti e di tutti quelli che sono coinvolti nei processi di migrazione.
Crediamo sia necessario rafforzare i processi di lotta dei migranti a livello mondiale, rompere con il loro isolamento e creare un'articolazione tra i movimenti sociali. Si tratta quindi di fornire ai migranti ed alle associazioni di solidarietà strumenti permanenti e adatti per rafforzare le loro lotte locali ed specifiche, siano esse difensive (mantenere determinati diritti) oppure offensive (conquistare nuovi diritti che in alcuni casi mettono in causa il sistema) affinché si possano invertire i rapporti di forza a livello mondiale.
L'Assemblea dei Movimenti dei Migranti e delle Associazioni che li sostengono vuole essere un momento di convergenza, d'azione e d'intelligenza collettiva con l'obiettivo di produrre nuove proposte e punti di consenso. Uno spazio di dialogo permanente tra i migranti e le associazioni di solidarietà a livello mondiale che abbia come obiettivo rafforzare le azioni dei differenti attori sociali e rafforzare la lotta per il riconoscimento dei diritti dei migranti a livello mondiale.
Questo tipo di processo richiede necessariamente un impegno sul lungo termine ed una capacità di coordinamento collettivo che sono ancora tutte da creare.
L'organizzazione dell'Assemblea dei Movimenti dei Migranti e delle Associazioni che li sostengono rappresenterà dunque una tappa essenziale nella creazione di questo spazio di dialogo sulle politiche migratorie e di valutazione delle lotte sociali, un momento di analisi determinante nell'identificazione di strategie, rivendicazioni e campagne comuni per il rafforzamento delle solidarietà internazionali.
Per queste ragioni invitiamo tutte le associazioni che parteciperanno al FSM a Tunisi nel marzo 2013 a sottoscrivere questo appello e a costruire insieme questo momento assembleare che possa permetterci di avvicinarci verso la prospettiva di un movimento mondiale dei migranti. Sarà anche organizzato un sistema di partecipazione tramite internet affinché chi non sarà presente a Tunisi possa essere partecipe del processo.
Per sottoscrivere l'appello scrivere a: amm.fsm2013@gmail.com3
Primi firmatari
- Le comité international de promotion de la Charte Mondiale des Migrants
- Arci – Italia
- N'oura – Belgique
- Faldi
- Conseil des migrants subsahariens au Maroc - Maroc
- Collectif des Communautés Sub-sahariennes au Maroc – Maroc
- Organisation Démocratique du Travail – Section Travailleurs Immigrés – Maroc
- Confédération Générale des Travailleurs de Mauritanie – Mauritanie
- Espacio Sin Fronteras – Brasil
- Rete Primo Marzo – Italia
- Associazione Giù le Frontiere - Italia
- Welcome to Europe