(ANSA) - PALERMO, 10 LUG
Dall'Egitto, dalla Turchia a Palermo per
migliorare la conoscenza della lingua e della cultura italiana.
Un
gruppo di giovani e adulti dei Paesi del Mediterraneo ed anche
provenienti dal Vietnam, Cina, Uruguay, Stati Uniti stanno frequentano i
corsi della summer school organizzati dalla scuola di lingua italiana
per stranieri dell'ateneo di Palermo.
Alcuni di loro, hanno partecipato
ieri ad un laboratorio dedicato alla storia dell'arte intorno alla
figura dell'artista Carlo Scarpa, nell'ambito del Sole luna festival che
e' in corso a Palermo fino a venerdi'.
Nourhan El Abrashi,
laureanda in lingua e letteratura italiana proviene da Il Cairo:
''Mi
piacerebbe lavorare come traduttrice ed interprete di lingua italiana
oppure nel settore turismo - afferma la giovane egiziana - il mio
Paese sta attraversando un periodo molto delicato e sono preoccupata
per il futuro lavorativo. Ritengo - aggiunge - che siamo tutti
egiziani e che la religione non deve interferire negli affari dello
Stato altrimenti si prospetteranno nuove ribellioni. In un Paese civile
e democratico bisogna avere liberta' di scelta. Io, ad esempio, porto
il velo a differenza di altre colleghe. Ma sento di essere una ragazza
normale e moderna''.
Le fa eco Norhan AbdelHaziz, anche lei egiziana
e laureanda in lingua italiana:
''Palermo mi ricorda Alessandria
d'Egitto, mi trovo a mio agio in questa citta'. Spero proprio che
l'Egitto non diventi un altro Iran''. ''Noi egiziani di religione
cristiana - aggiunge Nevine Guirgis - temiamo di essere schiacciati ed
estromessi dal Governo. Sarebbe un grave errore perche' costituiamo il
20% della popolazione egiziana''.
Per Yousra Gonie, studentessa di
Economia, musulmana, ''I cristiani hanno un importante ruolo
nell'economia dell'Egitto. Nel settore della borsa, ad esempio, molti
investitori sono cristiani ed anche nella telefonia. In questi anni,
hanno prodotto ricchezza e posti di lavoro per i giovani''.
Altri
studenti arrivano dalla Turchia per partecipare al progetto Erasmus in
facolta' di medicina. Oltre al tirocinio in ospedale frequentano la
summer school della scuola per stranieri.
Ahmet Cifci, 24 anni, dopo la
laurea desidererebbe specializzarsi in pediatria. ''Palermo e' una
citta' economica, ricca di storia e di arte. C'e' anche un bel mare e la
gente e' ospitale per questo ho scelto di studiare in Sicilia''.
''Rimarremo nell'Isola tre mesi - aggiungono Fatih Saglam e Suleyman
Gumus dell'universita' turca di Gaziantep - stiamo bene a Palermo
peccato che la citta' sia un po' sporca. Inoltre, pochi siciliani
conoscono le lingue straniere''. La Turchia in Europa? ''Non siamo
daccordo - affermano i due giovani - in questo momento l'Europa e'
debole economicamente pertanto non si potrebbe ricavare alcun
vantaggio''. (ANSA).
Pagina Facebook della Scuola di lingua italiana per Stranieri dell'Università degli Studi di Palermo
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