PALERMO ANNO ZETA
Laboratorio di ascolto attivo del territorio:
INCONTRO CON MARCO PAOLINI
domenica 23 maggio - ore 18.30
Come agire un dialogo costruttivo con il territorio?
Come ascoltarlo in modo realmente partecipato, tra agire politico ed elaborazione culturale?
Di questo si parlerà assieme all'autore-attore Marco Paolini.
L' “ascolto attivo” è una tecnica di mediazione che vede l'ascoltatore coinvolto attivamente nella costruzione del pensiero del “narratore”. Attraverso una tecnica “a specchio” chi ascolta restituisce l'immagine che coglie dalle parole e dai gesti di chi racconta, con il risultato di stimolare il riconoscimento dell'identità e il livello di consapevolezza.
Se riportiamo tali considerazioni nell'ambito della pratica politica avremo che le idee, le proposte e le soluzioni per trasformare una comunità possono essere elaborate solo dentro la comunità stessa, in un dialogo continuo tra i suoi vari elementi e in conseguenza di una crescita di consapevolezza.
Chi “fa cultura” (o meglio chi “stimola la cultura”) può avere un importante ruolo in tal senso. Ed il teatro di Paolini, che osserva un territorio e ne restituisce un'immagine rielaborata, è un esercizio di “ascolto attivo” con un alto valore politico.
Il teatro, come tutta la produzione artistico-culturale, può contribuire ad una elaborazione collettiva, a un aumento di consapevolezza civica ed ha un ruolo fondamentale nel proiettare la società verso nuovi scenari e nuovi immaginari.
La volontà è di ragionare su questo. Di capire se ci convince. Se ci sembra possibile e sensato attuarlo, imparando dall'esperienza di chi da anni lavora in tal senso.
Luogo: Laboratorio Zeta - Via Arrigo Boito, 7
Fonte: Kom.Pa.Net
Laboratorio di ascolto attivo del territorio:
INCONTRO CON MARCO PAOLINI
domenica 23 maggio - ore 18.30
Come agire un dialogo costruttivo con il territorio?
Come ascoltarlo in modo realmente partecipato, tra agire politico ed elaborazione culturale?
Di questo si parlerà assieme all'autore-attore Marco Paolini.
L' “ascolto attivo” è una tecnica di mediazione che vede l'ascoltatore coinvolto attivamente nella costruzione del pensiero del “narratore”. Attraverso una tecnica “a specchio” chi ascolta restituisce l'immagine che coglie dalle parole e dai gesti di chi racconta, con il risultato di stimolare il riconoscimento dell'identità e il livello di consapevolezza.
Se riportiamo tali considerazioni nell'ambito della pratica politica avremo che le idee, le proposte e le soluzioni per trasformare una comunità possono essere elaborate solo dentro la comunità stessa, in un dialogo continuo tra i suoi vari elementi e in conseguenza di una crescita di consapevolezza.
Chi “fa cultura” (o meglio chi “stimola la cultura”) può avere un importante ruolo in tal senso. Ed il teatro di Paolini, che osserva un territorio e ne restituisce un'immagine rielaborata, è un esercizio di “ascolto attivo” con un alto valore politico.
Il teatro, come tutta la produzione artistico-culturale, può contribuire ad una elaborazione collettiva, a un aumento di consapevolezza civica ed ha un ruolo fondamentale nel proiettare la società verso nuovi scenari e nuovi immaginari.
La volontà è di ragionare su questo. Di capire se ci convince. Se ci sembra possibile e sensato attuarlo, imparando dall'esperienza di chi da anni lavora in tal senso.
Luogo: Laboratorio Zeta - Via Arrigo Boito, 7
Fonte: Kom.Pa.Net