Molte organizzazioni in diversi paesi già la stanno costruendo. Ogni
paese, regione o città sta decidendo autonomamente l’iniziativa che
farà: una manifestazione per esigere la regolarizzazione dei milioni di
migranti senza documenti che vivono nel mondo, una commemorazione per
ricordare i migranti assassinati alle frontiere o nella difesa dei loro
diritti, una conferenza sulla libertà di circolazione, una festa
antirazzista.
Sappiamo che è molto difficile realizzare un’iniziativa a livello mondiale ma, più che mai siamo convinti che la situazione attuale lo richiede. Gli stati, potenze economiche e strutture politiche estranee alla vita quotidiana delle donne e degli uomini impongono loro, con la forza della violenza o di leggi ingiuste, le proprie scelte arbitrarie: succede con i programmi di “dislocazione”, deportazione e “delocalizzazione umana”, ma succede anche con gli infiniti ostacoli frapposti alla migrazione dei lavoratori e delle loro famiglie e al loro diritto di soggiorno nei paesi in cui decidono di immigrare.
Sappiamo che è molto difficile realizzare un’iniziativa a livello mondiale ma, più che mai siamo convinti che la situazione attuale lo richiede. Gli stati, potenze economiche e strutture politiche estranee alla vita quotidiana delle donne e degli uomini impongono loro, con la forza della violenza o di leggi ingiuste, le proprie scelte arbitrarie: succede con i programmi di “dislocazione”, deportazione e “delocalizzazione umana”, ma succede anche con gli infiniti ostacoli frapposti alla migrazione dei lavoratori e delle loro famiglie e al loro diritto di soggiorno nei paesi in cui decidono di immigrare.
Loro fanno politiche internazionali, il nostro movimento deve essere sempre più globale
.
Per ciò, quello che unirà ognuna di queste attività sarà la volontà di affermare il diritto a migrare, il diritto a stabilirsi nel luogo che si sceglie e il diritto a non essere sfollato forzatamente dal proprio territorio.
Questo sogno può diventare realtà soltanto se siamo molti e se lo costruiamo insieme. La giornata del 18 vuole essere uno spazio a disposizione di tutte quelle organizzazioni e reti che quotidianamente lottano per i diritti dei migranti, rifugiati ed sfollati.
Per questo invitiamo tutti le organizzazioni e associazioni laiche e religiose, i sindacati e i gruppi politici, la società civile in generale a costruire insieme questa iniziativa.
Perché un movimento di lotta mondiale dei migranti, rifugiati ed sfollati è possibile!
E il prossimo appuntamento è il 18 dicembre 2011
Se volete contattarci potete scrivere a: info@globalmigrantsaction.org
Per ciò, quello che unirà ognuna di queste attività sarà la volontà di affermare il diritto a migrare, il diritto a stabilirsi nel luogo che si sceglie e il diritto a non essere sfollato forzatamente dal proprio territorio.
Questo sogno può diventare realtà soltanto se siamo molti e se lo costruiamo insieme. La giornata del 18 vuole essere uno spazio a disposizione di tutte quelle organizzazioni e reti che quotidianamente lottano per i diritti dei migranti, rifugiati ed sfollati.
Per questo invitiamo tutti le organizzazioni e associazioni laiche e religiose, i sindacati e i gruppi politici, la società civile in generale a costruire insieme questa iniziativa.
Perché un movimento di lotta mondiale dei migranti, rifugiati ed sfollati è possibile!
E il prossimo appuntamento è il 18 dicembre 2011
Se volete contattarci potete scrivere a: info@globalmigrantsaction.org
Fonte: Global Migrants Action