CAMERA DEI DEPUTATI
In collaborazione con
Agenzia Redattore Sociale
"Parlare civile". Per una comunicazione che non discrimina
Da clandestino a femminicidio, la cura incessante delle parole
Roma, 11 giugno 2013 – Ore 15.00–16.30
Camera dei Deputati – Sala Aldo Moro
"Le parole possono essere muri o ponti.
Possono creare distanza
o aiutare la comprensione dei problemi.
Le stesse parole usate in contesti diversi
possono essere appropriate,
confondere o addirittura offendere".
PROGRAMMA
15.00 – Apertura dei lavori - Stefano Trasatti – Direttore Agenzia Redattore Sociale
Presentazione di "Parlare civile"
Raffaella Cosentino – Giornalista, co-autrice del libro
Francesco Carchedi – Sociologo, responsabile Ricerche dell'associazione Parsec
Interventi di:
Anna Meli – Coordinatrice dell'associazione Carta di Roma
Domenico Iannacone – Giornalista, I dieci comandamenti (Rai Tre)
Vinicio Albanesi – Presidente Comunità di Capodarco
Conclusioni di Laura Boldrini – Presidente Camera dei Deputati
16.30 – Termine dei lavori
Per partecipare all'evento occorre accreditarsi via mail entro venerdì 7 giugno
all'indirizzo info@parlarecivile.it. Informazioni: 0734 681001. www.parlarecivile.it.
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Parlare civile, a cura di Redattore Sociale in collaborazione con l'associazione Parsec (Bruno Mondadori, aprile 2013), è il primo libro in Italia dedicato ai principali temi a rischio di discriminazione e al linguaggio per parlarne: Disabilità, Genere e orientamento sessuale, Immigrazione, Povertà ed emarginazione, Prostituzione e tratta, Religioni, Rom e Sinti, Salute mentale. Un minidizionario di 25 parole chiave, a cui se ne legano quasi 350.
Non una nuova opera di denuncia della cattiva informazione, né uno strumento di censura o di intralcio al lavoro giornalistico, e neppure un repertorio del politically correct. Un libro di servizio che, senza ideologia e attraverso opinioni diverse, cerca di indicare una direzione responsabile alla comunicazione pubblica, giornalistica e politica, di chiarire i dubbi e contestualizzare l'uso di termini spesso abusati nelle cronache quotidiane.