Assessore Incardona: Gli immigrati sono una risorsa per la nostra regione
PALERMO – All'integrazione sociale e culturale dei giovani immigrati attraverso la formazione e l'inserimento lavorativo mira il progetto "Dedalo", realizzato da Irf Padre Clemente ONLUS, insieme a Cbt Training e Omnia Servizi Integrati, con un finanziamento di 9 milioni del dipartimento regionale siciliano della Formazione professionale, con fondi statali.
Il progetto è stato presentato a Monreale (Palermo), nella sede della Casa del Sorriso.
"Gli immigrati – ha sottolineato l'assessore al lavoro della Regione Siciliana Carmelo Incardona – sono una risorsa per la Sicilia. La loro integrazione è un processo complesso che deve essere supportato anche con iniziative di questo tipo. Il progetto Dedalo attua una sinergia tra istituzioni pubbliche e mondo delle imprese che va condivisa e istituzionalizzata. Questo metodo di lavoro può consentire, finalmente, alla Sicilia di emergere".
Nei due anni in cui sono articolate le attività di Dedalo, saranno coinvolti 500 immigrati di età compresa tra 8 e 22 anni, ospiti e non di comunità alloggio, in laboratori didattici in 45 scuole pubbliche. Di questi, circa 100 saranno impegnati in progetti di inserimento lavorativo in 74 aziende artigiane e piccole imprese. Per i giovani immigrati, sono previsti una fase di orientamento, una fase formativa e uno stage aziendale di 386 ore. Nelle attività saranno impegnati anche un migliaio di operatori delle scuole, di 29 enti di assistenza, di 5 comuni e dei centri di giustizia minorile. Cinque le aree di intervento: l'orientamento dei giovani immigrati, la formazione e l'inserimento lavorativo, la formazione degli operatori sociali, la realizzazione di azioni di sistema, il monitoraggio e la valutazione della qualità degli interventi con la verifica del raggiungimento degli obiettivi e dell'impatto sociale del progetto. Per il dirigente generale del dipartimento Formazione professionale dell'assessorato al Lavoro, Patrizia Monterosso, proprio quest'ultima è "una novità per questo genere di progetti: alla fine delle iniziative sarà tratto il bilancio sociale, per valutare le ricadute reali dei finanziamenti sul territorio, anche per capire in quale direzione utilizzare le risorse disponibili". Inoltre, dal 14 gennaio, in alcune scuole saranno aperti degli sportelli informativi per gli immigrati.
E sono stati firmati i protocolli con i comuni che hanno aderito al progetto: Monreale, Mazara del Vallo, Porto Empedocle, Caltanissetta e Montevago, oltre che con la Cisl Sicilia (rappresentata dalla segretaria regionale Mimma Calabrò) e la Confindustria di Palermo (era presente il presidente Antonino Salerno). I comuni predisporranno i progetti e le risorse per le iniziative di inserimento lavorativo dei giovani immigrati nelle strutture comunali.
Fonte: Inform e Centro Studi sulle Migrazioni del Comune di Palermo
PALERMO – All'integrazione sociale e culturale dei giovani immigrati attraverso la formazione e l'inserimento lavorativo mira il progetto "Dedalo", realizzato da Irf Padre Clemente ONLUS, insieme a Cbt Training e Omnia Servizi Integrati, con un finanziamento di 9 milioni del dipartimento regionale siciliano della Formazione professionale, con fondi statali.
Il progetto è stato presentato a Monreale (Palermo), nella sede della Casa del Sorriso.
"Gli immigrati – ha sottolineato l'assessore al lavoro della Regione Siciliana Carmelo Incardona – sono una risorsa per la Sicilia. La loro integrazione è un processo complesso che deve essere supportato anche con iniziative di questo tipo. Il progetto Dedalo attua una sinergia tra istituzioni pubbliche e mondo delle imprese che va condivisa e istituzionalizzata. Questo metodo di lavoro può consentire, finalmente, alla Sicilia di emergere".
Nei due anni in cui sono articolate le attività di Dedalo, saranno coinvolti 500 immigrati di età compresa tra 8 e 22 anni, ospiti e non di comunità alloggio, in laboratori didattici in 45 scuole pubbliche. Di questi, circa 100 saranno impegnati in progetti di inserimento lavorativo in 74 aziende artigiane e piccole imprese. Per i giovani immigrati, sono previsti una fase di orientamento, una fase formativa e uno stage aziendale di 386 ore. Nelle attività saranno impegnati anche un migliaio di operatori delle scuole, di 29 enti di assistenza, di 5 comuni e dei centri di giustizia minorile. Cinque le aree di intervento: l'orientamento dei giovani immigrati, la formazione e l'inserimento lavorativo, la formazione degli operatori sociali, la realizzazione di azioni di sistema, il monitoraggio e la valutazione della qualità degli interventi con la verifica del raggiungimento degli obiettivi e dell'impatto sociale del progetto. Per il dirigente generale del dipartimento Formazione professionale dell'assessorato al Lavoro, Patrizia Monterosso, proprio quest'ultima è "una novità per questo genere di progetti: alla fine delle iniziative sarà tratto il bilancio sociale, per valutare le ricadute reali dei finanziamenti sul territorio, anche per capire in quale direzione utilizzare le risorse disponibili". Inoltre, dal 14 gennaio, in alcune scuole saranno aperti degli sportelli informativi per gli immigrati.
E sono stati firmati i protocolli con i comuni che hanno aderito al progetto: Monreale, Mazara del Vallo, Porto Empedocle, Caltanissetta e Montevago, oltre che con la Cisl Sicilia (rappresentata dalla segretaria regionale Mimma Calabrò) e la Confindustria di Palermo (era presente il presidente Antonino Salerno). I comuni predisporranno i progetti e le risorse per le iniziative di inserimento lavorativo dei giovani immigrati nelle strutture comunali.
Fonte: Inform e Centro Studi sulle Migrazioni del Comune di Palermo